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Rifiuti. CNA-FITA: USB in ritardo, per SISTRI serve rinvio

"sistema oneroso; manca formazione"

23-09-2010

Bologna, 22 set. - Le imprese non sono pronte per Sistri. Ergo, serve un rinvio. Lo chiede la Cna-Fita, che associa oltre 8 mila trasportatori in Emilia-Romagna, e che fa notare come a pochissimi giorni dall'entrata in vigore del Sistema di Tracciabilita' dei Rifiuti, prevista per il prossimo 1^ ottobre, meno del 50 per cento delle imprese interessate ha ricevuto i dispositivi Usb necessari alla fase di avvio ed al successivo funzionamento del sistema.  Cna-Fita gia' nei mesi scorsi aveva evidenziato "l'eccessiva onerosita' e l'aggravio di costi" a carico delle imprese di trasporto. E ora denuncia che ad oggi risultano iscritte al Sistri, voluto dal ministero dell'Ambiente, solo 259 mila imprese in tutta Italia, ossia meno della meta' dei soggetti obbligati e, di queste ultime, meno della meta' ha ricevuto il dispositivo Usb necessario al funzionamento. Tre in particolare le criticita' che evidenzia Cna-Fita: lo stato di avanzamento della distribuzione delle apparecchiature informatiche; le performance tecniche del sistema e la fase di test; la mancanza di formazione per gli operatori. "A fronte di questa allarmante situazione- precisa Cinzia Franchini, presidente di Cna-Fita Emilia-Romagna - non possiamo che esprimere il nostro piu' vivo disappunto". Ora "due sono le cose da fare: la prima puntare ad una proroga dei tempi di entrata in vigore del Sistri, rimandando ad altre sedi la valutazione, che  andra' doverosamente fatta, su dove risiedono le responsabilita' dei disagi e delle incertezze per le aziende". L'altra richiesta "che avanziamo al ministero dell'Ambiente, e' di assicurare la possibilita' di mantenere per un congruo periodo di tempo la possibilita' di avvalersi in alternativa o del nuovo sistema informatizzato o del vecchio sistema cartaceo", conclude Franchini.