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Govoni: serve cambio di passo con misure utili a pmi e al paese

   

28-06-2010

Bologna, 24 giu. - Una manovra insufficiente, senza crescita e non strutturale. Cosi' Cna Emilia-Romagna giudica il provvedimento presentato dal Governo. I motivi li evidenzia la direzione regionale della Confederazione in un comunicato. "Di fronte ad una crisi cosi' pesante- spiega il presidente Paolo Govoni- i cui effetti stanno gravando specialmente sulle fasce piu' deboli della societa' e dell'economia, viene emanata una manovra depressiva senza provvedimenti significativi per lo sviluppo e che punta a tagliare anche gli unici ed ultimi residui di una politica incentivante come gli stanziamenti per il Fondo unico dell'industria, che per l'Emilia-Romagna vorrebbe dire il venir meno di 75 milioni di euro l'anno di sostegni agli investimenti dell'artigianato e delle PMI e la probabile soppressione della detrazione del 55% per le eco-ristrutturazioni, nonostante dai dati forniti dall'Enea risulti un saldo positivo per le entrate dello Stato".   Ma la manovra e' anche "insufficiente", prosegue la Cna regionale, perche' "di fronte al pesante debito pubblico accumulato dall'Italia, che pesa sulle stesse possibilita' di trovare risorse da destinare allo sviluppo, oltre che rappresentare un rischio per gli equilibri finanziari messi a dura prova dalla speculazione internazionale, i provvedimenti adottati non sembrerebbero neppure sufficienti a raggiungere l'obiettivo prefissato di correzione dei conti pubblici, in particolare per le consistenti previsioni di entrate dalla lotta all'evasione, che, seppur auspicabile, resta molto aleatoria per lo meno nelle quantita', oltreche' per le correzioni di spese ed entrate basate su previsioni difficili da rispettare o su iniziative una tantum".(SEGUE)