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Bologna. Acconciatori di strada offresi per feste... -2-

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27-04-2010

Bologna, 26 apr. - Nelle iniziativa 'di strada', non vengono applicate le normali tariffe dei saloni, ma al pubblico viene comune richiesta un'offerta minima di 10 euro (troppi, negli anni passati, quelli che approfittavano dell'occasione per rifarsi il look a costo zero, dimenticandosi del carattere benefico dell'iniziativa). "Noi lavoriamo gratis- ricorda Angela Monti- il ricavato viene interamente devoluto". Anche l'atavica concorrenza tra parrucchieri in queste circostanze viene superata. "La nostra e' un'iniziativa di solidarieta'- specifica Marco Perfido- non pensata per mettersi in luce personalmente, ma per fare squadra". Si tratta, in effetti, di un vero e proprio show, dove i maestri del parrucco mostrano tutta la loro abilita' con forbici e spazzola. "E' un modo per vedere- assicura Sandra Grisolia- gli aspetti artistici del nostro lavoro, che la routine quotidiana di un salone non permette di valorizzare. E' uno spettacolo all'altezza di quelli della moda". Tra gli obiettivi del comitato anche quello di dare lustro ad una professionalita'  messa alla prova dalla crisi. "Nel 2009- spiega il presidente Antonio Marino (vicepresidente, tra l'altro, di Cna Bologna)- abbiamo avuto un calo del 5%. Speriamo che nella seconda parte dell'anno ci sia una ripresa, altrimenti anche noi potremo avere crolli importanti". A mettere i bastoni tra le ruote degli acconciatori bolognesi anche la fortissima concorrenza degli parrucchieri 'etnici', per lo piu' cinesi, che offrono prestazioni low cost a pochi euro. "Un taglio da uomo costa ad una salone mediamente 10 euro. Con i costi di gestione non so come si fa a fare meno", osserva Marino. Cna chiede solo il rispetto di regole comuni: "Tutti gli acconciatori hanno diritto a stare sul mercato, purche' vengano rispettati i principi della concorrenza".