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Imprese. CNA contro decreto Bondi: a rischio settore ICT appello a parlamentari:

urge moratoria su norma diritto d'autore
 

15-04-2010

(DIRE) Bologna, 14 apr. - Cna Emilia-Romagna lancia un appello ai parlamentari della regione perche' intervengano sul decreto Bondi, un provvedimento a sostegno del diritto d'autore che, di fatto, introduce, una nuova imposta (per di piu' retroattiva) fissa sulle memorie dei prodotti tecnologici. In Emilia-Romagna le aziende del settore comunicazione e editoria iscritte a Cna sono circa 2.800, il 20% delle quali dell'Ict. Tutte preoccupate, fa sapere l'associazione regionale in una nota, per quelle che potrebbero essere le conseguenze delle nuove disposizioni. "Mentre le imprese lottano con i denti per uscire dal pantano della crisi- attaccano gli artigiani- dal governo arriva un nuovo balzello che ancora una volta riguarda il diritto d'autore e finisce per gravare pesantemente sui bilanci di chi fa impresa nonche' dei consumatori finali". Cna chiede "un'immediata moratoria" dell'applicazione della legge e contemporaneamente la convocazione del tavolo tecnico con il coinvolgimento delle maggiori organizzazioni del settore". Il punto e' che la tassa fissa sulla memoria, secondo gli artigiani, rischia di incidere sul costo del prodotto finale in maniera "esponenzialmente crescente", con la conseguenza che dopo il prezzo l'apparecchio (in un settore in cui la svalutazione e'  veloce) superi il valore del bene. Cna contesta anche lo spirito della legge, perche' "comporta un trasferimento di risorse finanziarie dal settore della produzione dei prodotti tecnologici all'intrattenimento", dal momento che si basa sul principio "di far pagare alla collettivita' degli utenti comportamenti illegittimi di singoli". Alti nodi delicati riguardano la difficile distinzione tra uso privato e uso professionale, la previsione della responsabilita' in solido della catena distributiva e gli svantaggi per gli assemblatori.