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Comuni Bologna. CNA: la CISL vuol punire il lavoro autonomo

presidente Girotti: che già non gode degli ammortizzatori sociali

14-04-2010

Bologna, 12 apr. - Aiutare le famiglie bolognesi, certo, ma non a scapito degli autonomi e dei professionisti. Cna legge le proposte presentate oggi dalla Cisl di Bologna e condivide le preoccupazioni in merito alle difficolta' che devono affrontare le famiglie bolognesi, non certo la soluzione Cisl per alleviarne le pene. Il sindacato chiede infatti la riduzione dell'addizionale Irpef comunale dei redditi di lavoro dipendente, parasubordinato e da pensione: per finanziare l'operazione, propone di riportare la 'no tax area' dell'addizionale comunale a 8.000 euro per i redditi da lavoro autonomo e professionisti (oggi a 12.000 euro). "Non ci pare che il metodo piu' efficace per dare una risposta ai problemi delle famiglie sia quello di punire il lavoro autonomo e i professionisti", afferma Tiziano Girotti, presidente Cna di Bologna. La crisi, infatti, c'e' anche per loro: "Come abbiamo sempre sostenuto- prosegue Girotti- i lavoratori autonomi non godono di alcun ammortizzatore sociale e al loro interno vi sono centinaia di professionisti soprattutto giovani, tanti neoimprenditori e collaboratori familiari delle imprese individuali che, in una fase di crisi economica acuta come l'attuale, non hanno fonti di reddito ne' protezione alcuna. E per questo devono tirare la cinghia", conclude Girotti.