19-02-2010
Bologna, 18 feb. - Cna porta quindi i numeri dell'impegno profuso nel 2009 per arginare la crisi: l'anno scorso sono state circa 1.800 le imprese che hanno ottenuto finanziamenti dal consorzio fidi della Cna e oltre 2.500 sono state le consulenze in campo creditizio. E qui si tocca il tasto dolente: la prima preoccupazione degli imprenditori interpellati da Cna sono i tempi di pagamento e di insolvenza dei clienti, oltre alla difficolta' nell'ottenere credito dalle banche. In generale, le imprese prevedono un 2010 lievemente migliore, ma insufficiente per uscire dalla crisi: il 57% pensa che il proprio fatturato restera' stabile, come stabile per il 64,57% rimarra' il personale impiegato. Circa il 58% degli imprenditori dice che non fara' ricorso alla cassa integrazione o agli strumenti di sostegno al reddito Eber; circa il 24% lo fara' come nel 2009, l'8,7% ne aumentera' l'uso. Il 41,73%, poi, sente ancora viva la minaccia della diminuzione degli ordini da parte dei clienti storici. La rilevazione Cna segnala anche l'importanza che chi fa impresa attribuisce al clima che si respira intorno: la sfiducia generale e' un problema per il 95%, per la meta' degli intervistati si tratta di un problema "grave".
