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Crisi/Bologna. CNA: meccanica -36%, 1.000 aziende -2-

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19-02-2010

Bologna, 18 feb. - A Palazzo Malvezzi, la Cna avanzera' proprie proposte, poiche', come spiega il direttore Massimo Ferrante "e' tempo di lavorare sul riposizionamento competitivo del nostro territorio. E bisogna partire dalla meccanica con un vero piano industriale". Cna chiedera' che a redigerlo siano tutte le forze del territorio, dai rappresentanti delle imprese ai sindacati, dalle istituzioni agli istituti di credito, dalle fondazioni fino all'universita'. Insomma, chiedera' che "tutti si uniscano per rilanciare quel settore che porta nel mondo la nostra eccellenza".  La situazione, secondo il 'Termometro della crisi' della Cna, non peggiorera' nel 2010, ma non sara' certo l'anno della svolta: un migliaio di imprese, soprattutto della metalmeccanica, rischia di non sopravvivere. Come spiega Loretta Ghelfi, segretario Cna, "erano a rischio l'anno passato, rimangono a rischio chiusura: il loro fiato non puo' durare all'infinito". Sara' dunque "un periodo difficile- mette in guardia Ghelfi- si intravedono timidi segnali di ripresa, ma molto molto timidi. Serve per questo uno sforzo enorme da parte di tutti". Anche perche' ci sono aziende che per resistere hanno gia' impegnato case, terreni e proprieta'. (segue)