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Artigianato Bologna. 200 restauratori rischiano 'estinzione' allarme CNA per nuove norme su qualifiche operatori del settore

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15-12-2009

Bologna, 14 dic. - Sono quasi 200 i restauratori bolognesi che vedono a rischio la loro attivita' a causa delle nuove normative imposte dal ministero per i Beni culturali. L'allarme lo lancia la Cna che per sostenere un settore che e' un fiore all'occhiello della tradizione artistica italiana, si sta impegnando con il Ministero attraverso iniziative legali, manifestazioni e azioni di sensibilizzazione sul mondo politico-istituzionale. Le nuove normative in materia di restauro prevedono che il titolo di restauratore spetti solo a chi ha frequentato le tre uniche scuole presenti in Italia o a chi dimostri di avere esercitato per otto anni l'attivita' di restauratore, ma solo prima del 2001. Con queste limitazioni, migliaia di restauratori italiani, circa 200 nella provincia di Bologna, non avrebbero la possibilita' di richiedere la qualifica e quindi vedrebbero messo a rischio il loro lavoro. Eppure, rimarca in una nota la Cna, "si tratta di professionisti ricercati da tutte le Soprintendenze e Istituzioni, intervenuti nel restauro di palazzi storici, affreschi, dipinti e vetrate di inestimabile valore. Restauratori apprezzati non solo in Italia, che sarebbero costretti ad abbandonare il proprio mestiere e a chiudere la loro bottega". Diverse aziende associate a livello nazionale hanno fatto ricorso con l'assistenza di Cna al Tar del Lazio e sta proseguendo in questi giorni la raccolta di firme, arrivata ormai a mille adesioni in Italia, per presentare una petizione al Presidente della Repubblica con cui chiedere l'illegittimita' del bando per la richiesta della qualifica di restauratore. (SEGUE)