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Immigrati Reggio. Cinesi, la lingua ostacola l …-2-

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05-11-2009

Bologna, 3 nov. - La comunita' e' equamente divisa tra uomini e donne, comprese nelle due fasce dai 25 ai 34 e dai 35 ai 44 anni. Ci sono anche molti minori mentre sono pochissimi i ragazzi nati in citta'. Questo perche' la tendenza delle famiglie cinesi e' a non trattenere i propri figli in Italia, bensi' a riportarli in Cina i primi anni di vita, per motivazioni economiche (gli adulti lavorano 12 ore al giorno) e di tradizione culturale. "Il timore e' che i ragazzi imparino esclusivamente l'italiano- commenta Cecchini- vista la scarsa conoscenza della nostra lingua fra i cinesi adulti, questo potrebbe comportare nel migliore dei casi una difficolta' di comunicazione, nel peggiore una perdita del ruolo genitoriale".   Sono dunque gli adolescenti di seconda generazione a vivere una fase critica della migrazione. Arrivano in Italia dopo un'infanzia agiata in Cina, dove vivevano in una situazione di relativo benessere con le rimesse dei genitori. Qui invece trovano spesso due estranei che lavorano tutto il giorno, con cui e' difficile comunicare. Il tasso di abbandono scolastico diventa quindi significativo. Per tentare di dare una risposta a questo problema, il Comune di Reggio ha istituito, nell'estate 2008, un corso di cultura e cittadinanza italiana per studenti di origine cinese. "L'affluenza e' stata sorprendente- racconta Cecchini- c'erano il doppio dei ragazzi previsti, con i genitori che ci chiedevano di rimanere per le lezioni. C'e' forte bisogno di un supporto delle istituzioni, attraverso corsi di italiano flessibili per adulti e bambini: il 78,4% degli intervistati individua nella lingua il maggiore ostacolo all'accesso dei servizi pubblici, ma solo il 7,5%- conclude Cecchini- non e' interessato ad intessere relazioni con ala comunita' reggiana".