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Trasporti. Privati TPL in regione, pressing su enti locali per convoca incontro su risorse:

"ognuno faccia la propria parte"

27-10-2009

Bologna, 27 ott. - Sbarca sotto le finestre della Regione Emilia-Romagna la protesta del Caipet, il comitato che raccoglie le imprese private che operano nel settore del trasporto pubblico locale (il cosiddetto Tpl). Il presidio, organizzato dalle principali associazioni imprenditoriali del comparto (Confcooperative, Cna, Legacoop, Confinsdustria e Confartigianato) si e' sciolto solo dopo il faccia a faccia con l'assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri, che domani incontrera' i rappresentanti degli Enti locali, bersaglio vero della contestazione dei privati. Che chiedono un'equa redistribuzione delle risorse aggiuntive messe a disposizione della Regione per il trasporto pubblico. Viale Aldo Moro, spiega Alberto Armuzzi, presidente di Ancst-Legacoop, "ha stanziato 65 milioni di euro in piu' rispetto a quanto previsto per il triennio 2008-2010, ma le aziende private non hanno visto niente, pur applicando il contratto collettivo nazionale e l'integrativo regionale". Nel mirino finiscono Enti locali e Agenzie per la mobilita', "che non hanno provveduto- attacca Daniele Passini, presidente Federlavoro e Servizi di Confcooperative- a ridistribuirle come negli anni precedenti".   Di fatto, ai privati, che pure gestiscono il 2% del Tpl in regione per 26 milioni di chilometri effettuati, non avrebbero avuto niente. Nel frattempo, riferiscono Passini e Armuzzi, i costi sono aumentati dell'8%, per effetto dell'aumento del contratto e di altre spese dirette. "Dall'incontro convocato domani dall'assessore regionale ci aspettiamo regole certe e che ci sia la disponibilita' degli enti locali a riconoscere il nostro ruolo", fa sapere Armuzzi.(SEGUE)