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Crisi/Bologna. Unindustria non devia: esuberi.... -3-

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23-10-2009

Bologna, 23 ott. - Si smarca anche Cna, che auspica un rinnovo degli accordi che hanno permesso il ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga. "Quello che ci differenzia- dice il direttore generale, Massimo ferrante- e' che l'uso strumentale delle crisi per portare avanti delle riorganizzazioni e' un tema che non riguarda il nostro mondo. La ristrutturazione e' veramente un'ultima ratio a cui l'imprenditore arriva per per sua volonta' e mettendo a rischio il suo patrimonio personale". Certo, ammette, "se le misure per la tenuta dell'occupazione non vengono rifinanziate , molte imprese avranno delle difficolta'. Per questo Cna si dice "favorevole al rinnovo dell'accordo regionale, anche se bisognera' discuterne". Di certo, conclude, "dobbiamo uscire dalla gestione ordinaria della crisi, il territorio deve avere la capacita' di inventare nuovi strumenti".   Alle amministrazioni pubbliche, intanto, Legacoop (presente il direttore, Ethel Frassinetti), chiede di non abbassare la guardia sulla sicurezza, mantenendo alta l'attenzione al rispetto della "legalita'" nei mercati di riferimento (in particolare nei settori piu' a rischio: edilizia, facchinaggio, trasporti), e "mettendo in moto meccanismi che premiano le imprese virtuose". Decisa la posizione dei sindacati contro i licenziamenti. La Cgil ribadisce il proprio 'no' per bocca del segretario Cesare Melloni alle ristrutturazioni; posizione condivisa dalla Cisl, con il numero uno Alessandro Alberani che propone l'obbligatorieta' per la formazione dei lavoratori in cassa integrazione e l'estensione dell'utilizzo dei contratti di solidarieta' con riduzione dell'orario.