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Crisi/Bologna. Unindustria non devia: esuberi... -2-

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23-10-2009

Bologna, 23 ott. - Diretto il messaggio del prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, al sistema bancario: "Le politiche creditizie che verranno adottate dalle banche nei prossimi mesi si auspica siano caratterizzate da una maggiore apertura nei confronti del mondo delle imprese, anche se la qualita' dei prestiti presenta un significativo peggioramento determinato quasi per intero dall'insorgenza di nuove sofferenze nel comparto delle imprese". Insomma, le banche devono dimostrarsi piu' disponibili. Anche il presidente della Camera di commercio, Bruno Filetti, ha qualche appunto da fare al sistema creditiziono. "Quella delle banche- dice- va un po' oltre la rigidita'".  Per il resto, avverte Filetti, "oggi abbiamo qualche pillola di ottimismo, ma dobbiamo tenere conto che questo non e' un raffreddore, non si puo' aspettare che passi". Lo sanno bene le associazioni di categoria, che al sistema delle istituzioni chiedono sostegno e soprattutto idee per uscire dal tunnel. Nel quadro generale emerso dalla Consiglio di oggi, la posizione di Confindustria sulle ristrutturazioni appare isolata. Di certo, non sembra appartenere a Cna, Confartigianato, Legacoop e Confcooperative. Il presidente di Confartigianato, Gianluca Muratori, parla dell'"impegno comune delle imprese a mantenere le persone alle loro dipendenze" e alle istituzioni chiede di avere "coraggio per sostenerle" in questo sforzo. Per Lanfranco Massari di Confcooperative (sei aziende di facchinaggio con 58 dipendenti in cassa integrazione a zero ore, 500 in cig ordinaria parziale, 1.600 lavoratori interessati da contratti di solidarieta') "non e' necessario aggiornare l'accordo regionale, semmai di applicarlo integralmente". E, in ogni caso, aggiunge "i licenziamenti sono evitabili".(SEGUE)