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Banche. Cambia nome ma 'Gabella' resta, CNA Bologna... -2-

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10-06-2009

Bologna, 10 giu. - "In questo momento in cui le aziende sono colpite duramente dalla crisi e in cui il rapporto tra banca e impresa e' particolarmente difficile- fa osservare Stefania Zanghieri, responsabile Politiche del credito di Cna Bologna- risulta davvero incomprensibile questa scelta che giustamente ha suscitato la protesta delle imprese. Proteste che a nostra volta abbiamo gia' girato agli istituti di credito bolognesi, invitandoli a tornare sui propri passi".    L'impressione, contestano da viale Aldo Moro, e' che le banche "non solo abbiano voluto reintrodurre la stessa 'commissione' cambiandole il nome, ma che abbiano anche sparato nel mucchio, coinvolgendo tutte le imprese e indicando una spesa che, fatti tutti i conteggi, puo' rivelarsi addirittura superiore al precedente 'massimo scoperto'". Non solo. La famigerata lettera sarebbe stata inviata anche ai clienti che in precedenza non avevano quell'opzione prevista dagli accordi con la propria banca: quindi "oggi si ritrovano nel contratto una spesa tutta nuova in piu'". Una situazione che ha scatenato la reazione di molte aziende. "Stiamo chiedendo con urgenza incontri a tutte le banche del territorio- fa sapere Zanghieri- e ci impegneremo a fondo perche' questa beffa venga annullata. In questo momento banche e imprese dovrebbero fare squadra contro la crisi, gli imprenditori dovrebbero essere agevolati nell'ottenere credito, anziche' essere puniti con nuove gabelle".