27-05-2009
Bologna, 27 mag. - Scarsa fiducia nella possibilita' di una ripresa a breve. E dati che confermano come anche per l'Emilia-Romagna sia "crisi nera". E' quanto emerge dalle tabelle dell'Osservatorio Cna, Bcc e Istat sullo stato di salute delle piccole e micro imprese della regione (indagine ha riguardato 5.40 aziende fino a 19 addetti). Uno scenario di crescente difficolta', con il 2008 che si chiude in 'rosso' per tutti i settori e i territori (particolarmente dura la seconda parte dell'anno). Il fatturato e' sceso complessivamente del 5,6%, soprattutto a causa dei cali nel mercato interno (l'export tiene, ma in questo tipo di imprese pesa in maniera limitata). Ad accusare i contraccolpi piu' forti e' il fatturato conto terzi, diminuito del 6,8%. In questo quadro, anche gli investimenti subiscono un drastico contenimento (-10,8%), con una caduta verticale nel secondo semestre 8-20,7%. Si vanno, nel frattempo, comprimendo i pesi delle retribuzioni (-9% contro il -1,7% di giugno 2008), indizio, forse, di una contrazione dei livelli occupazionali. Del resto, a fine aprile gli accordi di sospensione chiesti dalle aziende all'Eber sono raddoppiati: 4.500 contro le 2.200 dello scorso anno. Nella meccanica di produzione 1.170 aziende hanno chiesto sostegno al reddito o la riduzione di orario per 6.000 dipendenti. A soffrire di piu' sono soprattutto il sistema moda (fatturato giu' del 13,7%), le aziende di autoriparazioni (-7% sul fatturato, -35,9% gli investimenti) e l'alimentare (il fatturato perde l'11,8%). Numeri negativi anche per il legno (-10,5% nel secondo semestre del 2008), metalmeccanica (-7,1%), servizi alla persona (-1,1%). Il fatturato delle costruzioni tutto sommato ha tenuto (+0,7%), con una flessione negativa nella seconda parte dell'anno.(SEGUE)
