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Prezzi. Allarme CNA: carovita e crisi schiacciano... -2-

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21-05-2009

Bologna, 21 mag. - "La crisi in ogni caso ha colpito, piu' o meno pesantemente, tutte le tipologie familiari, che pur in maniera diversa, hanno modificato i propri comportamenti di spesa", avverte la Cna. La percezione che gli intervistati hanno espresso dell'incremento del costo della vita negli ultimi 12 mesi e' mediamente del 20%, con un picco a Ferrara dove l'aumento e' percepito attorno al 30% dal 17% degli intervistati. Cosa e' aumentato di piu'? L'83,9% indica al primo posto gli alimentari (100% per i piacentini e 90,9% per i riminesi); seguono le tariffe: per l'86,1% il gas (percentuale che sale tra il 90% ed 97% a Ferrara, Rimini e Ravenna), l'84,7% l'acqua e l'83,7%, i rifiuti. Al terzo posto, abbigliamento e calzature aumentati per il 57,4% (81,8% per i riminesi e 65% per i parmensi); seguono cure mediche e medicinali (48,7%) e i trasporti, aumentati per il 41,8% degli intervistati. L'evoluzione della spesa per consumi e' stata dunque pesante; lo sostiene il 53,2% degli intervistati.    A segnalare i maggiori incrementi sono i pensionati riminesi (63,7%), reggiani (61%) e modenesi (60,5%). Piu' contenute le percentuali a Parma (43,4%) e soprattutto a Ravenna (18,2%). "Oggi il carrello della spesa e' oneroso- spiega Tina Felicani- presidente di Cna pensionati Emilia-Romagna- per prodotti essenziali quali latte, pasta, olio, carne. A Rimini lo scontrino annuo e' di 4.127 euro, il 25% in piu' rispetto ai 3.304 di Napoli; e sono proprio le citta' della nostra regione: Rimini, Ferrara, Forli', Piacenza, Ravenna e Bologna, secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio prezzi, ai primi posti per la spesa piu' cara". Ecco spiegato il perche' della "forte contrazione dei consumi": per un pensionato su cinque, ha comportato anche la rinuncia a cure e servizi. (SEGUE)