News DIRE


Fiera Bologna. aumento capitale, bivio privati:

sì o rottura c'è anche possibile terza via: dare l'ok, ma per prendere tempo

12-05-2009

Bologna, 12 mag. - L'annuncio della sottoscrizione di un patto di sindacato da parte dei soci pubblici della Fiera, Regione, Comune e Provincia di Bologna, irrompe alla vigilia dell'assemblea dei soci chiamata ad esprimersi sull'aumento di capitale da 15 milioni di euro proposto dal management per far fronte con maggiore serenita' ai prossimi investimenti. Proprio in queste ore alcuni azionisti privati (in particolare associazioni di categoria) stanno decidendo il da farsi, anche alla luce di uno studio piu' approfondito del verbale del cda del 31 marzo scorso. L'aumento di capitale avverra', infatti, al valore nominale delle azioni, senza sovrapprezzo. Quindi, per chi non aderisce si prospetta un notevole danno patrimoniale. Non solo. L'aumento non e' frazionabile, ovvero non si puo' aderire parzialmente, solo per una parte delle quote.    Insomma, la scelta e' secca tra 'si'' o 'no'. Salta, cosi', la strategia che alcune associazioni di categoria (Unindustria, Ance, Ascom) intendevano mettere in campo: un'adesione parziale alla ricapitalizzazione nel caso in cui non ci fosse un segnale esplicito sullo spin off. Il segnale, invece, l'hanno dato forte e chiaro i soci pubblici, sottoscrivendo un patto di sindacato che sancisce l'indivisibilita' tra patrimonio immobiliare e gestione, con una chiusura totale rispetto alle istanze dei privati, che si trovano ad un bivio. (SEGUE)