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Reggio. Delrio: pugno duro con clandestini, anche da... -2-

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12-05-2009

Reggio Emilia, 11 mag. - L'ex sindaco teorizza una "legalita' nell'accoglienza e nel funzionamento della citta'" e dichiara, tra l'altro, "guerra totale alla clandestinita' e a quelle macchine mangia soldi che sono quei casermoni dove vengono affittati i posti agli irregolari". In questo, l'ex sindaco, si trova in linea con il suo diretto concorrente a sinistra, Graziano Delrio, che la sua ricetta la spiega cosi'. "La nostra posizione e' chiara: e' quella del rispetto e dell'accoglienza fra culture, ma nell'ambito  di regole che sono sancite dalla nostra Costituzione". Con i clandestini, aggiunge Delrio, "bisogna avere grandissimo rigore: io ho fatto diverse ordinanze, ma non e' con quelle che si risolve il problema".    Anche lo Stato, quindi deve fare la sua parte: "Gli immigrati regolari- dice il sindaco- delinquono meno dei reggiani. Il problema sono i clandestini e io saro' il primo ad applaudire se il Governo riuscira' a dare attuazione certa ai provvedimenti di espulsione". Delrio fa anche presente che "e' ancora in giacenza il Patto per la sicurezza di Reggio Emilia, a suo tempo proposto al Governo Prodi, con cui avevamo richiesto 25 poliziotti in citta'". Il sindaco non ha pero' intenzione di firmarlo perche', al momento, "ci sono solo impegni per gli Enti locali e non e' certo cosa fara' lo Stato". Sul piano pratico Delrio propone infine di riprendere in mano dei vecchi progetti "sulla sorveglianza delle aree indistriali", mentre Spaggiari, contro i clandestini, parla di sistemi di "fotosegnalamento per l'identificazione" che rendono non obbligatoria l'identificazione in questura e snelliscono le procedure delle forze dell'ordine.