09-04-2009
Ravenna, 8 apr. - Ravenna rischia di perdere il Tecnopolo per l'energia perche' non ha corsi universitari che formino nello specifico per il settore? Per il vicesindaco si puo' rimediare: "Sarebbe impensabile- dice Giannantonio Mingozzi, che ha la delega all'Universita' e rappresenta la Romagna nel cda dell'Ateneo bolognese- che, in prospettiva, l'universita' a Ravenna non si occupasse di settori considerati tra i piu' interessanti e in crescita, cioe' le nuove tecnologie della produzione energetica e lo sviluppo nei materiali e nelle progettazioni nel settore nautico". La candidatura di Ravenna per nautica, energia, restauro e nuovi materiali (che trovera' probabilmente casa a Faenza) e' frutto "anche dell'impegno che la sede ravennate ha dimostrato nei confronti dell'ateneo per convincerlo dell'opportunita' di non perdere un'occasione storica", sottolinea il vicesindaco. L'occasione per rassicurare la commissione impegnata, in queste ore, a decidere quale sia la sede migliore in regione per i progetti energetici (settore in cui Ravenna, proprio per motivi di formazione, e' data in svantaggio rispetto ad altre province, su tutte Piacenza) e' stato l'incontro fra universita' e Cna, dodicesima tappa del "tour" promosso da Comune, corsi di laurea ravennati e Fondazione Flaminia nelle aziende del territorio. Anche l'artigianato sviluppera' sempre piu' la ricerca imprenditoriale negli ambiti indicati alla Regione per l'insediamento del Tecnopolo, cioe' nautica, anergia e ambiente, conferma Natalino Gigante, direttore di Cna.
