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Crisi/Bologna. Made in iIaly in calo, ma occupazione... -2-

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17-03-2009

Bologna, 16 mar. - Tra le urgenze c'e' l'Irap, "una delle tesse piu' odiose- commenta Ferrante- e piu' difficili da comprendere per il sistema delle piccole e medie imprese". E al di la' di questi incentivi, il punto e' "non aspettare la ripresa indipendentemente dal sistema Italia" ma "costruire sin da subito politiche in grado di rilanciare le imprese sul mercato internazionale", altrimenti il rischio e' che "la ripresa dei mercati mondiali ci passi sopra la testa". Tornando alla ricerca di Cna, rispetto al meccanico "in altri settori va un pochino meglio". Moda, alimentari e arte "hanno gia' affrontato una ristrutturazione negli anni passati", spiega Ferrante, e oggi "si trovano piu' pronti a investire". L'indagine di Cna ha posto agli imprenditori una serie di quesiti sulle prospettive per i prossimi tre mesi. Per quanto riguarda il fatturato, si aspettano una diminuzione il 55% degli imprenditori alimentari, il 66% di quelli del settore artistico e il 76% nella moda. L'occupazione, pero', sembra destinata a tenere: per il 93% degli intervistati nel settore arte il personale impiegato rimarra' stabile (ma bisogna considerare che spesso le aziende di questo settore sono molto piccole, o senza dipendenti), la cifra scende al 59% nell'alimentare (per il 14% diminuira') e al 46% nella moda (il 15% prevede un calo). Passando agli investimenti, nell'alimentare gli imprenditori pensano di cancellarne (29%) o rinviarne (33%) una parte, nel settore artistico il 13% procedera' ad annullamenti e il 60% a rinvii, nella moda c'e' un 30% alla voce piu' drastica e un 15% per l'altra. Per quanto riguarda gli aspetti della crisi che piu' minacciano le aziende, in tutti e tre i settori spaventa soprattutto il clima di sfiducia generale, seguito dalla diminuzione di ordini e acquisti da parte dei clienti storici.(SEGUE)