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Crisi/Bologna. Made in iIaly in calo, ma occupazione tiene cna:

meno fatturato e mille imprese meccaniche rischiano chiusura

17-03-2009

Bologna, 16 mar. - Come si comporta il made in Italy "alla bolognese" davanti alla crisi economica? "Soffre ma resiste", spiega una ricerca di Cna Bologna: "Sta scendendo il fatturato delle imprese, ma l'occupazione tiene". Almeno per quanto riguarda moda, alimentare e arte, cioe' i settori al centro dell'ultimo rilevamento del "termometro della crisi" di Cna, effettuato su un campione di 200 aziende e presentato oggi nel convegno "Piu' valore al made in Italy" (con la partecipazione dei parlamentari Gian Carlo Sangalli del Pd e Enzo Raisi del Pdl). Nel settore meccanico, invece, va decisamente peggio. Cna conferma il dato fornito a gennaio: circa 1.000 imprese (su un totale di 4.000) rischiano la chiusura nel corso dell'anno. Insomma "anche in un territorio ricco come il nostro", spiega Massimo Ferrante di Cna Industria, i numeri della crisi "sono sempre piu' drammatici e stanno peggiorando". Per questo occorre "un intervento molto piu' forte e deciso sul piano del credito, quello che il Governo ha promesso finora e' insufficiente". Di sicuro, per Cna, la soluzione non e' quella dei prefetti chiamati a controllare il credito. "Soltanto una trovata mediatica che lascia il tempo che trova", commenta Ferrante. Piuttosto, si chiede, "non si poteva dar fiducia ai consorzi fidi?": questi enti hanno "le competenze e le conoscenze per stabilire quali sono le imprese serie e meritevoli". In altre parole, "i prefetti con il credito non c'entrano molto, i consorzi fidi e la Banca d'Italia c'entrano di piu'". Intanto, dal governo le imprese attendono altre risposte. Se Cna e sindacati hanno richiesto interventi straordinari gia' a meta dicembre, "speriamo di avere un incontro a breve con il Governo e di vedere che risposte daranno alle priorita' e le urgenze che abbiamo posto".(SEGUE)