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Reggio. PSC, ASCOM e artigiani: rinvio adozione 'commercio trascurato e manca tempo confronto'

  

06-03-2009

Reggio Emilia, 5 mar. - Nuovi veti, dalle associazioni di categoria, al Piano strutturale comunale di Reggio Emilia. Arrivano dai presidenti di Cna, Confcommercio e Confartigianato, Enrico Bini, Paolo Ferraboschi e Gianni Vezzani, che in coro invocano il rinvio dell'adozione del Psc.    Nella "progettualita' generale" del documento, le associazioni rilevano "carenze e incongruenze" che  spaziano, sullle nuove aree di sviluppo della citta' individuate dal Comune, da vincoli normativi alle "destinazioni d'uso", alle possibilita' di riqualificazione. Il tasto piu' dolente sembra pero' quello del commercio, su cui Ascom, Cna e Confartigianato registrano un "disinteresse, quando non una disaffezione". Uno dei temi e' quello degli "esercizi commerciali sovracomunali", tradotto gli ipermercati, su cui non c'e' convergenza tra il Psc e la pianificazione provinciale del Ptcp. La questione, inoltre, non e' solo di merito: "Passare da una discussione sui principi e gli indirizzi generali, che ci ha impegnati per alcuni anni, alla visione di carte accompagnate da centinaia di norme consegnate solo il 18 dicembre 2008, quindi con pochissimo tempo a disposizione per gli indispensabili e complessi approfondimenti, e' un salto di 'scala' e un'accelerazione quantomeno opinabili se non sospetti", dicono le associazioni. Percio' "si rende necessario, come abbiamo chiesto e tuttora chiediamo, il rinvio della adozione prevista da parte del Consiglio comunale entro la fine di marzo". Uno spiraglio resta pero' aperto: "Abbiamo accolto ancora una volta- dicono Vezzani, Ferraboschi e Bini- l'invito del Comune, pur con pochi giorni a disposizione a partecipare un tavolo tecnico con i responsabili dell'urbanistica del Comune". Il confronto quindi "continua con responsabilita'" anche se le associazioni  non possono "sottacere che il Comune ha dettato in modo unilaterale i tempi ristrettissimi dell'adozione, il che risulta limitativo del confronto dialettico".