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Crisi/Ravenna. Unicredit stanzia 100 mln per piccole imprese Ortolani:

crisi dal 2^ semestre, ma con associazioni se ne esce

03-03-2009

Ravenna, 2 mar. - Grazie al suo tessuto economico e ai suoi valori solidaristici, la provincia di Ravenna reagisce con meno "tensioni" che altrove alla crisi economica. Ma anche qui, secondo il direttore generale di Unicredit Banca, Rodolfo Ortolani, bisognera' prepararsi a 18 mesi di "freddo": il peggio arrivera' nel secondo semestre dell'anno e durera' per tutto il primo 2010. Cosi', per evitare che la gelata si abbatta sulle piccole imprese del territorio, Unicredit ha deciso di stanziare un plafond di 100 milioni, circa un quinto della somma totale destinata dal gruppo all'intera regione Emilia-Romagna con il progetto "Impresa Italia". Piu' che i soldi, a fare la differenza sara' pero' un "rapporto innovativo" con associazioni di categoria e mondo dell'impresa, assicurano da Unicredit: "Se una banca o un Consorzio fidi individua un disagio creditizio- spiega il dg- anziche' chiedere subito il rientro c'e' l'impegno a chiamare l'associazione per vedere come risolvere insieme il problema". Le associazioni conoscono meglio la situazione dell'impresa: sanno se e' in regola con la contabilita' Inps, conoscono lo storico aziendale, la solidita' del network relazionale. E possono anche fungere da "consulente" per l'impresa in difficolta'. Oltre alla liquidita' garantita dai 100 milioni (per cui sono gia' stati siglati tutti gli accordi necessari con Cofiter, Unifidi, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Cna, Confartigianato, Confai e Confindustria), il gruppo ha anche pensato a linee di prodotti fatte apposta per venire incontro alle piccole imprese in tempi di magra. Quelle che soffrono i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione per le forniture, chi si ritrova con degli insoluti o non riesce a pagare le rate dei mutui, potra' contare su fatture anticipate a 180 giorni (anziche' a 90), a sospensione annuale delle rate di mutui contratti per vecchi investimenti, a piani di ammortamento a 7 invece che a 5 anni. (SEGUE)