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Crisi. Campagnoli gela i Confidi: gia' fatto il -2-

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02-02-2009

Bologna, 30 gen. -  In altre parole, "bisogna evitare  che questa crisi porti le nostre imprese, per sbaglio o per virtu', a ridurre i programmi produttivi e quindi ad una diminuzione dell'occupazione", sottolinea Campagnoli. Sia chiaro di tutta l'occupazione: "I contratti a determinato sono l'80% di ingresso alle imprese- sottolinea il titolare delle Attivita' produttive- non e' possibile accettare riduzioni d'organico per questi lavoratori: sarebbe un errore gravissimo tagliare la forza lavoro piu' giovane". Prima di Campagnoli pero' la parola e' andata alle associazioni. Che hanno denunciato il "caro credito" e la difficolta' di accesso. Rimangono dopo l'intervento del Governo, dice il direttore generale Confindustria Emilia-Romagna Mario Agnoli, "alcune criticita', tra cui l'incremento del costo del credito". Legacoop invece, per bocca di Mauro Giordani, da un lato chiede ad Errani "un rafforzamento dei consorzi fidi", cioe' di aprire i laccetti della borsa, dando al tempo stesso la disponibilita' della centrale coooperativa a farlo a sua volta. Dall'altro, denuncia Giordani, "c'e' una dispersione di risorse nella formazione professionale: non e' pensabile che solo il 50% delle risorse (quella dedicata alla rioccupazione dei lavoratori, ndr) serva a farla effettivamente". Infine, il segretario regionale di Cna Gabriele Morelli esorta "i capifiliera ad avere comportamenti di responsabilita' per non scaricare il peso della crisi su tutto sul resto della filiera".