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Crisi/Bologna. CNA: mille pmi a rischio chiusura -2-

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28-01-2009

Bologna, 28 gen. - Preoccupante anche il dato sull'occupazione, seppur con valori piu' confortanti rispetto al trend economic generale. Il 23% delle aziende diminuira' il personale, il 65% lo manterra' stabile, mentre solo il 2% ha intenzione di aumentarlo. Inoltre il 15% delle imprese ha intenzione di ricorrere maggiormente all'utilizzo della cassa integrazione o degli strumenti di sostegno al reddito previsti per l'artigianato, mentre il 67% non ne fara' uso. Il Termometro di Cna ha poi cercato di capire quali sono, secondo gli imprenditori, le cause che provocano l'aumento della febbre della crisi. Il 59% delle imprese considera il clima di sfiducia generale un problema insormontabile, mentre il 44% da la colpa alla diminuzione degli ordini e degli acquisti da parte di clienti storici. Per il 43%, inoltre, e' un grave problema il rallentamento e la programmazione a breve di commesse ed acquisti, ma preoccupa anche l'insolvenza del clienti (33%). Infine, il 20% degli imprenditori giudica insormontabile il problema dell'ottenimento del credito dalle banche, anche se gli strumenti di supporto dei consorzi fidi stanno attutendo questa criticita'.    Agli imprenditori e' stato inoltre chiesto un giudizio rispetto ai diversi attori impegnati a contrastare la crisi. Da questo ne escono decisamente bocciate la banche, che ricevono un giudizio molto negativo dal 60% delle imprese. Pochi applausi anche per il Governo: il 51% giudica l'intervento dell'Esecutivo molto negativo, ma per il 14% e' molto positivo. Scarso successo anche per le amministrazioni locali: il 46% degli imprenditori giudica negativamente il loro operato, mentre migliore e' il giudizio per la Camera di Commercio. Promossa invece la Cna con il 43% di giudizi positivi e solo l'8% negativi.