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Energia. Via le detrazioni al 55%, la CNA di Ravenna... -2-

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04-12-2008

Ravenna, 3 dic. - Oltre al decreto legge, pero', la Cna di Ravenna ritiene "debole" tutto il pacchetto di misure anti-crisi confezionato dal ministero. Parere favorevole all'estensione del rafforzamento del Fondo pubblico di garanzia dei crediti alle imprese artigiane, l'Iva per cassa, la revisione degli studi di settore e la deducibilita' dell'Irap anche per imprese individuali e societa' di persone, "anche se probabilmente avra' un effetto molto limitato in termini economici". Ma sono del tutto "deludenti", invece, "le soluzioni adottate per accelerare i pagamenti della pubblica amministrazione, per la riduzione degli acconti delle imposte dai quali sono escluse le societa' di persone e le ditte individuali e, soprattutto, la discriminazione nei confronti del lavoro autonomo, escluso dai benefici del bonus straordinario". Le misure anti-crisi, insomma, "ci soddisfano parzialmente- dice il direttore di Cna Ravenna- siamo preoccupati della concreta efficacia di questi provvedimenti nei confronti dell'artigianato, che comincia a mostrare evidenti segnali di affaticamento in alcuni settori come servizi alla persona, riparazioni e subfornitura meccanica", quando non di "aperta crisi" come nel caso di modo, autotrasporto e edilizia. Gli artigiani, chiosa Gigante, sono quelli che rischiano di piu' in questa fase, perche' peggiorano in tutti gli indicatori economici (fatturato, produzione, esportazioni) e fanno piu' fatica ad accedere al credito".