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Energia. Via le detrazioni al 55%, la CNA di Ravenna insorge

"Si affossa settore strategico, deboli le misure anticrisi"

04-12-2008

Ravenna, 3 dic. - Quello dell'energia e' un business per molte imprese artigiane di Ravenna e dintorni e dunque dalle parti della citta' romagnola il taglio delle detrazioni del 55% agli interventi sull'efficienza energetica non e' stato accolto affatto bene. Concepito in funzione anticrisi per il resto d'Italia, potrebbe rivelarsi infatti il colpo di grazia per l'economia ravennate, si lamenta la Cna provinciale. "Se esaminiamo i dati dell'Albo imprese artigiane- lancia l'allarme il direttore Natalino Gigante- vediamo che alla sostanziale stagnazione del 2007 seguira' probabilmente una riduzione del numero delle imprese, tra lo 0,5% e l'1%". E la forte riduzione degli interventi "in un settore innovativo e trainante come quello dell'energia" non potra' che aggravare la situazione. Disporre infatti- scrive Gigante- che per sapere se si ha diritto all'agevolazione fiscale del 55% e' necessario attendere il giugno del 2009 o 2010, potendo fare domanda solo a partire da quella data, significa affossare l'attivita' di un intero settore". Quell'agevolazione, continua Gigante, era un'"importante boccata d'ossigeno per i settori edile e dell'impiantistica" che si occupano di ristrutturazioni e isolamento degli edifici, installazione di pannelli solari, caldaie a condensazione e impianti a maggiore efficienza energetica. "In un momento di forte stagnazione economica", bloccare il meccanismo significa "incrinare ulteriormente la fiducia di chi pensava di fare un investimento in questo senso nel 2009". (segue)