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Imprese. 10% barche vendute all'estero e' made in Emilia-R.

La filiera produttiva si unisce e si mette in mostra ad Amsterdam

26-11-2008

Bologna, 25 nov. - Il 10% delle barche italiane vendute all'estero proviene dall'Emilia-Romagna. E, del resto, l'industria nautica in Emilia-Romagna ha messo radici tanto che dieci imprese della regione (di cui cinque ravennati) sono andate 'in cordata' al Mets di Amsterdam (il salone internazionale per operatori delle apparecchiature e degli accessori per la nautica da diporto) e del mercato della nautica da diporto. Hanno dato vita al progetto "Adrinautica" per rappresentare la filiera regionale del settore in un'ottica di marketing territoriale che evidenzi la "completezza" professionale e il know-how delle imprese. Le cinque ravennati sono: Arimar, Glomex, Mariner, Quick e Ri-ba Composites.  Il Mets, del resto, era un'occasione ghiotta: si rivolge a costruttori, designer, riparatori, distributori, rivenditori, rivenditori all'ingrosso, capitani di nave, gestori portuali e produttori di tutto il mondo; e' una rassegna globale (nell'ultima edizione sono stati presentati i prodotti di oltre 1.150 espositori provenienti da 40 paesi). E l'Emilia-Romagna non poteva mancare. I mestieri riconducibili alla nautica sono oltre 40 e per questo, spiega in una nota Alessandro Battaglia, responsabile di Cna Nautica Ravenna, si e' provato a mettere insieme tutta la filiera della nautica, il cui tessuto e' costituito essenzialmente da imprese artigiane e piccole e medie imprese. In Emilia-Romagna, soprattutto nel primo entroterra costiero, c'e' tutta la produzione nautica da vela e quasi tutta quella delle imbarcazioni a motore. A livello regionale, inoltre, le imbarcazioni contribuiscono alla crescita delle esportazioni: negli ultimi 10 anni il peso del settore sull'export regionale e' aumentato di oltre il 400%, per un valore che sfiora i 300 milioni di euro). (SEGUE)