20-11-2008
Bologna, 19 nov. - Le novita' introdotte nel protocollo riguardano: monitoraggio dello stato di attuazione dell'applicazione della legge 53 sul territorio parmense; riservare una quota delle risorse del Fondo sociale europeo, assegnate alla Provincia, per il finanziamento di interventi aziendali per l'equilibrio fra tempi di vita e di lavoro; promuovere e attuare politiche attive del lavoro per valorizzare il potenziale del personale femminile. Questo documento e' molto importante soprattutto in una citta' come Parma, dove sono molte le donne che lavorano, sempre piu' qualificate e scolarizzate: nel 2007 siamo infatti risultati terzi in Italia per occupazione femminile- ricorda Amoretti- un traguardo che pero' non bisogna dare per scontato soprattutto in un momento come questo di grande crisi, nel quale l'occupazione femminile e' sicuramente quella che rischia di piu'". I risultati della prima versione del protocollo, aggiunge Melegari, "sono stati molto soddisfacenti": in settembre si sono erogati fondi a imprese che hanno intrapreso un percorso a sostegno dell'armonizzazione tra tempi di vita e di lavoro. "Ora vogliamo continuare su questa strada", spiega Melegari. "L'importanza del protocollo e' confermata anche dall'incontro di ieri della rete nazionale delle consigliere di Parita' al Ministero del Lavoro- prosegue Venturini- nel quale il presidente di Italia Lavoro ci ha proprio sollecitato a dare impulso a protocolli e intese sulla conciliazione, visto soprattutto l'attuale periodo di profonda crisi. Questo e' dunque il momento giusto per spingere sulla conciliazione per permettere alle donne di entrare nel mondo del lavoro". Anche Valentina Anelli della Cgil dice: "In un momento di crisi come questo e' necessario garantire l'accesso al lavoro delle donne, spesso precluso dal carico di cura che hanno".
