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Imprese. CNA: imprenditori vedono nero, sfiducia in... -2-

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19-11-2008

Bologna, 18 nov. - Non sono molto incoraggianti nemmeno le aspettative per il proprio settore di attivita' e, per la prima volta dopo anni, anche le attese sull'andamento della propria azienda esprimono una previsione di flessione. Il 22% ritene che l'economia regionale nei prossimi sei mesi restera' stazionaria, il 50% prevede un lieve rallentamento ed un 23% un deciso rallentamento. Solo un 3,4% crede che avra' un lieve miglioramento. A pesare sono soprattutto i timori per l'atteggiamento delle banche. Due imprenditori su tre prospettano un irrigidimento di fronte alla richiesta di credito che resta, per contro, essenziale per investimenti ed internazionalizzazione, ed oggi strumento vitale per assicurare la normale gestione aziendale. Il 65,5% degli intervistati pensa che le banche possano assumere un atteggiamento piu' restrittivo, con la conseguenza di ridurre risorse finanziarie. Tre imprenditori su quattro prevedono ripercussoni della crisi finanziaria sulla propria azienda. Fra i piu' preoccupati quelli del settore costruzioni, finanziariamente il piu' esposto, e quelli del comparto manifatturiero. Una forte inquietudine e' determinata dalla tendenza ad una riduzione della liquidita' disponibile per l'impresa. Per gli imprenditori le banche attuano gia' rientri forzati di prestiti e finanziamenti erogati, riducono gli affidi e le dilazioni di pagamento, e si registrano anche aumenti degli "spread" e quindi dei tassi di interesse richiesti. Al timore di una stretta creditizia si aggiunge anche la preoccupazione per la riscossione dei crediti. Un imprenditore su tre denuncia crescenti difficolta' nell'incasso dei crediti con un allungamento dei tempi di pagamento che oggi hanno raggiunto i 180 giorni ed un aumento del numero di clienti insolventi. (segue)