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Imprese. Aumenta (+9,2%) l'export regionale pmi sul 2007 ma fatturano poco rispetto alle grandi- domani convegno CNA

    

22-10-2008

Bologna, 22 ott. - Le esportazioni sono un toccasana per l'economia emiliano romagnola. Lo sostiene l'Osservatorio trimestrale Unioncamere, che in un'indagine per Cna segnala per i primi 6 mesi del 2008 un + 9,2% dell'export regionale rispetto al 2007. Ma quante sono le imprese esportatrici in Emilia-Romagna? Mancano statistiche e stime che indichino il valore delle esportazioni e il contributo che vi danno le singole imprese. Per questo il Centro di documentazione statistica e telematica della sezione regionale della Confederazione nazionale della piccola e media impresa si e' occupato del problema, ricavando, dalle informazioni sull'export e sui conti economici nazionali, informazioni sulla situazione regionale, tra le quali l'ordine di grandezza delle imprese regionali esportatrici. Queste stime- spiega Gabriele Morelli, segretario di Cna Emilia Romagna- confermano in termini migliorativi il dato generale del Paese, e cioe' che la propensione all'export della fascia di imprese che hanno da 1 a 19 addetti e' sensibilmente piu' contenuta di quanto si registra per le aziende della fascia da 20 addetti in su. All'interno della fascia da 1 a 19 addetti, le imprese esportatrici emiliano romagnole rappresentano il 3,77% di tutte le imprese attive, contro il 42,40% rappresentato dalle imprese con oltre 20 addetti. L'export delle piccolissime imprese coprirebbe il 3,29% del fatturato che queste imprese realizzano in tutto il Paese, contro il 22,22% delle aziende maggiori, tra cui sono presenti le piccole e medie imprese comprese tra i 20 e 50 addetti. Tuttavia, sul totale delle imprese regionali che esportano (grandi e piccole), le imprese piccole sono numericamente in netta maggioranza: 14.587 contro 3.611. Il problema resta la differenza di fatturato prodotto. (SEGUE)