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Regione. su normativa antisismica frana un coro di dubbi -2-

(segue)

23-09-2008

Bologna, 22 set. - "Non e' opportuno chiedere un progetto strutturale- fa notare Stefano Valenti del Comune di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia- le procedure allungano troppo i tempi e alzano i costi". E ancora: Francesca Ferrari dell'Anci, non si limita a condividere le proposte dell'Ordine degli Ingegneri, ma fa notare come sia necessario un confronto stabile tra l'associazione e la Regione. L'Istituto nazionale dei urbanistica, per bocca di Irene Cremonini, propone invece, per velocizzare i tempi, di non mettere a punto una legge ad hoc ma di modificare la legislazione regionale esistente. Anche le imprese non condividono alcuni passaggi del testo. Negli ultimi tempi- dice Tiziano Tartaglia, direttore del collegio Api- la normativa edilizia ha subito numerosi cambiamenti. E' quindi tempo di fermarsi". Per la sicurezza sismica "l'esigenza di un intervento c'e'- ammette Tartaglia- ma questo deve tener conto dei tempi e dei costi dell'impresa". Perplessita' anche dalla Cna: questa normativa, dice Andrea Bertoni, "allunga il procedimento burocratico". Viale Aldo Moro, dal canto suo mette in campo tutte le rassicurazioni del caso. "La giunta- dice l'assessore regionale alla difesa del suolo Marioluigi Bruschini- terra' in conto" i contributi e le preoccupazioni espresse "in modo da giungere ad un articolato condiviso e meno invasivo, utile a tutti. C'e' tempo per raccogliere questi ed altri contributi e trasformarli in emendamenti al testo, prima che questo giunga all'approvazione dell'aula".