17-07-2008
(DIRE) Reggio Emilia, 16 lug. - Le "controparti Cna e Confartigianato hanno posto una pregiudiziale impossibile per noi che e' quella di modificare l'orario settimanale da 40 ore lavorative secche a settimana a 40 ore medie nell'arco di sei mesi", prosegue Rossi. La condizione e' irricevibile perche' "da un lato cancella di fatto il computo dello straordinario delle aziende che possono lavorare di piu' in alcuni periodi non pagando le ore di straordinario facendole rientrare nella 'media' delle 40 ore e dall'altro mette in condizione di incertezza sulle ore lavorate i lavoratori e in particolare le lavoratrici". Piu' di tutto pero' la modifica dell'orario "andrebbe a configurare un contratto regionale, peggiore di quello nazionale mentre storicamente e' sempre stato migliorativo". Ci sono poi altre richieste come "il ticket mensa di un euro al giorno, la cifra di un premio variabile annuo di risultato che sta attorno alle 500, 600 euro e la possibilita' di convocare assemblee interne anche nelle aziende con meno di 15 dipendenti". La modestia delle cifre, aggiunge Rossi, "fa si' che dopo tre anni che trattiamo i datori di lavoro artigiani dovrebbero convincersi che anche i loro dipendenti hanno bisogno di un salario sufficiente per vivere". Abbiamo "chiesto anche l'interevento della Regione, per riportare Cna e Confartigianato al tavolo della trattativa, noi siamo assolutamente disponibili a fare l'accordo ma e' chiaro pero' che bisogna togliere dal tavolo la modifica dell'orario che peraltro e' stata gia' stralciata dal tavolo nazionale a febbraio".
