03-07-2008
(DIRE) Bologna, 3 lug. - Il progetto di legge sul sistema fieristico regionale esce indenne dall'incontro con le associazioni di categoria. Ma NAmilia-Romagna e Confindustria regionale, pur approvando la scelta di viale Aldo Moro, ci tengono a sottolineare come il pubblico, in particolare la Regione Emilia-Romagna (che una volta approvato il provvedimento entrera' nelle fiere di Bologna, Rimini, Parma e Piacenza, sborsando 23 milioni), comunque, deve pensare solo alla politica di sviluppo degli expo' e non a utilizzare questo ruolo per ripianare buchi di bilancio. Mentre Confartigianato e i sindacati chiedono di lasciare il patrimonio agli enti fieristici. Prima il presidente Cna Emilia-Romagna, Mauro Galassi ("ci potrebbe essere il rischio di dover poi intervenire per ripianare bilanci"), poi Mario Agnoli per Confindustria ("vorremmo che questo ingresso sostenga le strategie di sviluppo e non ripiani le perdite") infatti affrontano questo tema durante i loro interventi alla udienza conoscitiva della commissione regionale Politiche economiche. Agnoli precisa anche che "e' molto importante affermare un'identita' unitaria del governo del sistema fieristico in capo alle societa': sarebbe un errore avere canali paralleli e logiche politiche diverse da quelle che sottendono allo sviluppo del sistema fieristico". (SEGUE)
