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TPL. AZIENDE MULTATE, CNA: MANCA REALE LIBERALIZZAZIONE -MONTALI: UN DANNO PER I PRIVATI

11-04-2008

(DIRE) Bologna, 11 apr. - Un milione e trecentonovantunomila euro. A tanto ammonta la multa che l'Antitrust ha confermato a carico di quattro aziende di trasporto pubblico locale dell'Emilia-Romagna. Si tratta di Atc Bologna (572.280 euro), Atcm Modena (275.776 euro), Tempi Piacenza (274.380 euro) e Tep Parma (270 mila euro), che avevano costituito ''macro-aggregazioni a valenza nazionale per partecipare in modo coordinato alle gare che si sarebbero dovute svolgere per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale. La notizia, di due giorni fa, che non sorprende Giovanni Montali, segretario regionale della Fita-Cna: la situazione, a suo dire, "dimostra nei fatti come non vi sia stata in questi anni da parte della quasi totalita' delle Aziende  pubbliche di trasporto locale della nostra regione, nessuna forma di reale liberalizzazione e come, i maggiori oneri, pari a centinaia di milioni di euro, siano di fatto, stati scaricati sull'intera collettivita'".
Una situazione di disagio sia economico che organizzativo, di cui hanno fatto le spese anche le aziende private. "Il non volersi aprire ad una vera concorrenza, da parte delle Aziende pubbliche di Tpl- precisa Montali- ha prodotto effetti negativi anche sulle imprese che operano nel settore in regime di sub-concessione; da un lato, infatti, queste hanno dovuto garantire comunque il massimo della qualita' del servizio, dall'altro sono state costrette a svolgere quello stesso servizio a meno della meta' dei costi di esercizio delle Aziende pubbliche".
Infine, il problema della concorrenza sleale, che si e' riproposto anche in questi giorni di campagna elettorale: l'uso distorto dei cosiddetti autobus "fuori linea" da parte delle aziende pubbliche, le quali, "in spregio ad ogni norma", usano autobus acquistati con finanziamento pubblico per effettuare servizi di puro e semplice noleggio, a danno sempre delle imprese private.