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IMPRESE. CNA CHIAMA A CONFRONTO LE REGIONI DEL CENTRO-NORD

LUNEDI' INCONTRO CON ERRANI E VERTICI DI MARCHE, UMBRIA E TOSCANA

28-03-2008

(DIRE) Bologna, 28 mar. - Istituzioni e le imprese di Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria a confronto sulle politiche territoriali, con l'obiettivo di una strategia comune. L'iniziativa si terra' la mattina di lunedi' 31 marzo a Bologna nella sede della Cna in viale Aldo Moro 22 (alle ore 10).
Partecipano i presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Vasco Errani, Marche, Gian Mario Spacca, e Umbria, Maria Rita Lorenzetti, e il vice presidente della Regione Toscana, Federico Gelli. Con loro si confrotneranno l'economista Ilario Favaretto e il presidente nazionale Cna, Ivan Malavasi. L'incontro, organizzato dalle Cna di Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria, e' intitolato "Reti, Innovazione e Coesione Sociale. Istituzioni e Imprese a confronto".
   L'iniziativa- spiega un comunicato- vuole dare un contributo alla comprensione del mondo delle Pmi in contesti territoriali, dove la presenza di piccole e medie imprese caratterizza sistema produttivo e sistema sociale, assumendo grande rilevanza istituzionale. Da qui la decisione di coinvolgere i governi regionali di Emilia-Romagna, Marche, Toscana ed Umbria- che concentrano al proprio interno la quota maggiore di micro, piccole e medie imprese del Paese- sulla opportunita' di un'azione comune tra istituzioni e associazioni di rappresentanza, per l'attivazione di politiche pubbliche efficaci, decisive per il funzionamento del mercato in una fase di cambiamento ed evoluzione dei sistemi territoriali e del Paese nel suo complesso.
   Nel corso dell'iniziativa di lunedi', sara' presentata anche "Io l'impresa- Persone-Capitali-Reti", la nuova rivista interregionale  promossa dalla Cna di Emilia Romagna, Marche, Toscana ed Umbria, che si propone quale strumento di comunicazione e dialogo tra economia e governance.

"Ai governi di queste quattro Regioni- spiega il presidente regionale di Cna Emilia Romagna, Quinto Galassi- che, pur se simili e attigue, sono caratterizzate da molteplici differenze, non chiediamo, quindi, un unico progetto per piu' sistemi territoriali: poniamo invece la necessita' di
pensare ad una strategia comune che, pur con progetti differenti, proceda per obiettivi condivisi".
   Tre le variabili strategiche che, pur nell'ambito delle proprie differenziazioni territoriali, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria possono adottare come minimo comune denominatore: la formazione del capitale umano e la qualita' del lavoro; l'innovazione e la ricerca; l'export e l'internazionalizzazione. Il perche' lo spiega il segretario di Cna Emilia-Romagna, Gabriele Morelli: "Fare crescere il capitale umano in termini quantitativi e qualitativi non e' finalizzato solo a trattenere sul territorio personale preparato, ma contemporaneamente risulta condizione per attrarre dall'esterno risorse finanziarie e lavorative, manageriali e della ricerca.
Occorre pero' che nel territorio si realizzino processi formativi altamente qualificati che abbiano a disposizione risorse economiche, organizzative e intelligenze, in grado di attrarre investimenti e risorse umane. Sul piano dell'innovazione, serve poi uno sforzo progettuale per un nuovo rapporto tra piccola impresa e universita', nel quale l'universita' rimane protagonista della formazione e della ricerca, ma in stretto rapporto con l'impresa di piccole dimensioni, le cui capacita' di ricercare, sperimentare, osare sono note e connaturate".