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BOLOGNA. COMUNE - CNA "CONTRARIA E DELUSA" DA AUMENTI 300 EURO ANNUI IN PIU'; GIROTTI:

E CHIEDONO DI CONTENERE PREZZI...

23-01-2008

(DIRE) Bologna, 23 gen. - La Cna di Bologna esprime "forte contrarieta' e delusione per l'aumento della pressione fiscale sulle imprese bolognesi decisa dal Comune di Bologna". Dopo Ascom, Confedilizia e Confesercenti, anche Cna si mette di traverso sulla manovra finanziaria del Comune di Bologna. In una durissima nota Tiziano Girotti, presidente Cna di Bologna, mette in fila tutti gli aumenti che graveranno sulle imprese (Ici, Tarsu, ma anche canoni pubblicitari e canone per occupazione suolo pubblico), che calcola in un range medio di oltre 300 euro all'anno, ottenuti sullo standard di un'impresa proprietaria di un capannone di 400 metri quadrati.

Ma gli artigiani "rossi" vanno oltre. E, di fatto, si sentono traditi dall'amministrazione. "Avevamo avuto rassicurazioni dal Comune di Bologna- prosegue in polemica Girotti- che non ci sarebbero stati incrementi della fiscalita' locale, tenendo conto che gia' oggi Bologna e' ai vertici nazionali per quanto riguarda il prelievo fiscale su cittadini e imprese. Per cui grande e' la nostra delusione". Inoltre, il giro di vite sulle imprese arriva proprio mentre "nel momento in cui- accusa il presidente Cna- le aziende bolognesi si stavano predisponendo ad un accordo col Comune sul contenimento dei prezzi, usando anche strumenti innovativi. Il Comune aveva chiamato le imprese a tenere fermi i prezzi in citta', ora l'aumento delle imposte ci sembra vada in contraddizione con quanto richiesto". Senza poi dimenticare che per "tutte le imprese bolognesi il momento e' gia' particolarmente difficile, considerando gli aumenti che gli imprenditori hanno dovuto subire sul costo delle materie prime e dell'energia. Tasse locali- conclude Girotti- che si aggiungono alle tasse che le imprese pagano allo Stato".