19-01-2008
(DIRE) Rimini, 19 gen. - Una moratoria sui blocchi del traffico del giovedi'. La chiedono le associazioni di categoria riminesi in un lungo e articolato documento inviato al Comune, in netto contrasto con quanto detto, solo pochi giorni fa dal presidente della Provincia Nando Fabbri e nel quale minacciano, in caso contrario, forme di lotta. Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, commentano che "il provvedimento, oramai in vigore per il terzo anno consecutivo, viene da piu' parti (amministratori compresi) reputato sostanzialmente inefficace rispetto alla sua incidenza sulle emissioni del traffico veicolare". Cosa questa confermata anche dall'Aci. Ricordando che solo Rimini, giudicata "integralista" la applica in provincia, le categorie aggiungono che la delibera dei blocchi, oltre a penalizzarle, "negli orari di maggior flusso veicolare crea gravi disagi, sia alla mobilita' della popolazione residente che risulta impossibilitata a soddisfare anche le piu' elementari incombenze quotidiane sia alle attivita' economiche e professionali". E "ovviamente la prima e immediata conseguenza di tutto questo e' l'abbandono commerciale del centro storico a tutto vantaggio, ancora una volta, delle grandi superfici commerciali immuni dal provvedimento in questione".
Ma anche gli artigiani affermano di essere danneggiati per i lavori di manutenzione che devono fare in centro. Per tutto cio' le categorie chiedono al Comune "una moratoria rispetto alle attuali limitazioni almeno fino alla fine di marzo 2008, prevedendo poi gradualmente degli step per incentivare la trasformazione/sostituzione/rottamazione dei mezzi aziendali vetusti con veicoli la cui motorizzazione sia in armonia con le attuali disposizioni Ue".
In caso contratio "le scriventi associazioni avvieranno altre forme di protesta dichiarando contestualmente lo stato di mobilitazione generale di tutti i loro associati". Serrata in vista?
