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RAVENNA. IMPRESE ARTIGIANATO IN FRENATA, 'SPINTA ESAURITA'. CNA IN ALLARME

03-12-2007

Sembra tanto l'inizio di una crisi. I dati sulla movimentazione delle imprese dell'Albo Artigiano della provincia di Ravenna nel terzo trimestre dell'anno non fanno sorridere il presidente provinciale della Cna Mauro Cassani, che in una nota sottolinea come venga confermato "il rallentamento delle performance di crescita dell'artigianato locale gia' registrato a giugno".
Vero che il rapporto tra iscrizioni all'albo e cessazioni e' ancora positivo, +0,22% dall'inizio dell'anno, 26 imprese, e anche l'occupazione e' in crescita, del 3,8%. Ma rispetto al secondo trimestre la situazione negli ultimi tre mesi e' rimasta pressoche' invariata. "Questa flessione- analizza Cassani- potrebbe pertanto anticipare un possibile rallentamento del comparto artigiano soprattutto se l'ultimo trimestre si manterra' in media con l'andamento delle cancellazioni registrate nell'ultimo quinquennio". Come a dire che l'artigianato, negli
ultimi anni  il "principale motore di crescita" del registro imprese, sembra avere esaurito quella spinta propulsiva".
Entrando nello specifico delle statistiche, al 30 settembre le imprese artigiane in provincia sono 12.118, il 28,4% del totale.

Note positive vengono soprattutto dal settore delle costruzioni e installazione impianti, dall'inizio dell'anno le imprese sono aumentate di quasi il 4% e l'occupazione di oltre l'8%.

Gli altri comparti mostrano invece dati altalenanti: continua la crisi del
tessile-abbigliamento-calzaturiero, -3% le imprese e -7,4% l'occupazione; diminuiscono anche le officine auto e moto, del 2,6% con l'occupazione in leggerissima flessione. Cresce invece l'alimentare, +0,25%, a fronte di un calo dell'agricoltura, -4,1%, con l'occupazione in crescita di oltre l'8%. In calo le attivita' turistiche e le imprese legate alla lavorazione del legno, mentre e' stabile la meccanica di produzione. Diminuiscono di oltre il 4% le imprese per il servizi alla persona, anche se l'occupazione cresce dello 0,2%, un andamento ricalcato dai trasporti, -4,6% le imprese e + 5,3% l'occupazione.
"Questi dati- commenta Cassani- confermano per l'ennesima volta la forte connessione tra la crescita dell'Albo di questi ultimi anni con un singolo settore, quello delle costruzioni e dell'installazione di impianti". E fanno registrare dinamiche diverse all'interno dei comuni della provincia: segno positivo nel numero d'imprese solo per Ravenna e Cervia, mentre Faenza e Lugo, e le rispettive aree, hanno un trend negativo.