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TAV. CNA TRASPORTI: APPALTI OSCURI E INFILTRAZIONI MAFIOSE

MONTALI: "LE ISTITUZIONI INTERVENGANO"

21-11-2007

(DIRE) Bologna, 21 nov. - I cantieri dell'Alta velocita' hanno portato in Emilia-Romagna infiltrazioni mafiose. Che si annidano soprattutto nei lavori di "contorno" della Tav, come ad esempio i trasporti di terra e nel comparto delle cave. Lancia dunque l'allarme criminalita' organizzata Gianni Montali, responsabile regionale Fita-Cna dalla conferenza stampa di quest'oggi. E chiede alle istituzioni di farsi carico del problema, specialmente nei territori di Modena e Reggio Emilia, dove la malavita sembra aver piantato radici piu' forti. Il trasporto, dice Montali, "e' un settore assolutamente permeabile a fenomeni gravissimi di infiltrazione malavitosa e mafiosa".
Negli ultimi anni in regione "grazie ai lavori dell'Alta velocita' abbiamo assistito, attraverso il fenomeno degli appalti, assolutamente poco trasparente, al sorgere di imprese con decine e decine di veicoli nuovi, quindi con investimenti di milioni di euro". Societa' "che nascono come funghi, vengono ad operare su questo territorio a livelli tariffari che sono assolutamente insostenibili per quelle che operano correttamente". A meno che, denuncia l'esponente della Cna, il fine di queste societa' non sia un altro: "Occupare spazi anche di potere nel sistema economico". Magari e' "un fenomeno meno evidente, piu' strisciante, ma maledettamente pericoloso". E "le istituzioni tutte devono esserne coscienti". Anche perche' l'associazione ha "piu' volte denunciato il fenomeno alle istituzioni, in primis ad alcune Procure della Repubblica".

Denunce che non hanno portato i frutti sperati: l'illegalita', sta assumendo dimensioni "sempre piu' preoccupanti". Le imprese, che destano sospetti in viale Aldo Moro 22, utilizzano il lavoro nero e non rispettano gli orari di guida e di riposo. "Condizioni di lavoro incredibili- tuona Montali- c'e' il trasporto di materiale, ma c'e' anche il trasporto di tanta altra roba".
La Cna quindi si appella ad un intervento istituzionale per combattere l'illegalita' e l'infiltrazione mafiosa tra le ditte di trasporto che operano nei cantieri Tav.
Devono cioe' "farsi carico di questi fenomeni- dice il responsabile regionale della Fita-Cna- primo perche' e' il loro compito (e si incomincia attraverso l'infiltrazione nel settore economico), secondo per dare la possibilita' alle imprese che sul territorio vogliono operare nel massimo della legalita'", di continuare a percorrere questa strada.