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IMPRESE REGGIO. CNA LANCIA 'VIVAIO' PER NEOIMPRENDITORI

PROGETTO PUBBLICO-PRIVATO DI SOSTEGNO A DONNE,GIOVANI E IMMIGRATI

14-11-2007

Le donne, gli stranieri e i giovani under 40. Cioe' le categorie di aspiranti imprenditori che incontrano le maggiori difficolta' nel realizzare l'obiettivo di un'attivita' autonoma. Sono quelle a cui si rivolge il progetto "Vivaio d'imprese", lanciato dalla Cna di Reggio Emilia sul modello di un'analoga esperienza sorta a Firenze.

Armando Artoni, vicepresidente degli artigiani spiega come si tratta di "un servizio che possa integrare risorse pubbliche e private per fornire consulenza a queste categorie di imprenditori accompagnandole nei vari passaggi burocratici e giuridici che contraddistinguono l'inizio di un'attivita'". Gianni Mazzi, responsabile del progetto per Cna, aggiunge che "si  trattera' di una struttura agile e leggera finanziata con contributi degli enti locali e della Camera di Commercio". Luisa Baldeschi, responsabile del progetto di Firenze che fara' da consulente per quello reggiano, completa il quadro spiegando che "puntiamo
all'accompagnamento degli imprenditori, ma anche ad una integrazione dei servizi alle imprese esistenti sul territorio rispetto ai quali il Vivaio non ha intenzione di sovrapporsi ma fungere da struttura di raccordo".
Oltre a favorire le categorie piu' svantaggiate nel fare impresa, l'iniziativa ha anche lo scopo di arginare l'emorragia di aziende che non riescono a superare le difficolta' della fase di start up. I dati del 2006 a questo proposito parlano chiaro: a fronte di 4.683 nuove imprese nate a Reggio Emilia, ne sono cessate 3.894, pari a circa il 7% della platea delle piccola industria. Il "Vivaio" e' comunque ancora in embrione. Lo stesso Artoni spiega che "verra' realizzato uno studio di fattibilita', cofinanziato al 50% dalla Camera di Commercio che si
concludera' nella tarda primavera del 2008".
Laura Ventura, altra consulente del progetto, specifica che "verra' realizzata una mappatura dei servizi esistenti sul territorio di Reggio Emilia per verificare il grado di sensibilita' nei confronti delle categorie di imprenditori a cui ci rivolgiamo".
Sulla base dell'indagine, realizzata mediante questionari, "verra' costruito un modello nel quale sceglieremo degli interlocutori privilegiati per pianificare le strategie attuabili". Le caratteristiche del modello saranno adattate al tessuto socioeconomico reggiano. Ma gia' a Firenze questo percorso ha dato i suoi frutti. Da marzo 2006, quando il vivaio toscano si e' costituito sono nate 17 nuove imprese di cui 9 gestite da stranieri.