News DIRE


IMPRESE. POLITICA STRONCATA: ARROGANTE, SPRECONA E NON ETICA

INDAGINE CNA EMILIA-ROMAGNA, MA GRILLO NON CONVINCE

16-10-2007

"Arrogante, inconcludente, sprecona e priva di etica". Una bocciatura su tutta la linea  della politica che arriva da piccoli e medi imprenditori dell'Emilia-Romagna. Il "grillismo", tuttavia, non attecchisce nelle aziende della regione, dove si pretende una riforma del  sistema politico, non la sua  cancellazione. E' quanto emerge da un sondaggio effettuato da Cna Emilia-Romagna tra il 15 e il 30 settembre su un campione di 170 associati (imprese eccellenti da 4 a 100 addetti), che si e' espresso in maniera omogenea e perentoria. Il messaggio e' chiaro: cosi' non va. Cinque le priorita' fissate dagli imprenditori, stanchi di privilegi e sprechi, percepiti come un peso enorme, che frena lo sviluppo stesso del Paese.
Innanzitutto, sarebbe necessario ridurre il numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali (lo chiede il 92%), poi  si dovrebbe intervenire sui loro stipendi stabilendo un tetto massimo anche per i funzionari e i dirigenti.
L'82% degli imprenditori e' favorevole all'abolizione di Comunita' montane, consorzi di bonifica ed altri enti giudicati inutili, mentre il 76% auspica la cancellazione o quanto meno la riduzione delle Province. Degli enti locali si salvano praticamente solo i Comuni, anche se il 74% degli intervistati non vedrebbe male un loro accorpamento, soprattutto in presenza di aree metropolitane. Tra i cambiamenti giudicati urgenti, l'imposizione di un limite al numero dei mandati politici e la riforma elettorale, con la  reintroduzione delle preferenze. "Il sondaggio- osserva il segretario regionale di Cna, Gabriele Morelli- segnala senza ombra di dubbio l'urgenza del cambiamento, ma non in un contesto di antipolitica".

Per quanto riguarda il fenomeno "Beppe Grillo", gli imprenditori gli riconoscono il merito di essersi fatto portavoce di un malessere, ma ritengono che la "provocazione" debba fermarsi qui. "Non e' quella la strada da seguire", traduce Morelli. "Il messaggio che arriva dalle aziende- afferma il presidente regionale di Cna, Quinto Galassi- non ci sorprende. Sapevamo da tempo che c'era questo tipo di preoccupazione".
L'insofferenza tocca i settori piu' disparati, dalla pubblica amministrazione (piu' di 3 imprenditori su 4 diffidano degli impiegati pubblici), alle ex municipalizzate, percepite come monopoli mimetizzati "che si sono fatte persino quotare in Borsa mentre impongono tariffe fuori mercato". Sotto accusa anche l'Anas, ritenuta oltre che inutile, anche inefficiente e costosa. Ai minimi termini la fiducia nei confronti dei politici: la carriera politica, secondo gli imprenditori, viene scelta non per l'ambizione di migliorare la vita dei cittadini, bensi' per realizzare obiettivi di natura privata. "Si tratta- conclude Morelli- di una chiara richiesta di cambiamento, la politica ha l'obbligo di dare risposte adeguate, in tempi brevi".