01-10-2007
Sconti "del 30-40%" a chi si fa pulire i muri imbrattati dai graffiti. E il Comune di Bologna "abbuona" la tassa di occupazione di suolo pubblico per fare i lavori. Ecco la "fase due" del piano anti-graffiti voluto dal sindaco Sergio Cofferati, quello che prevede applicazione "rigorosa" del codice penale e dunque, almeno in teoria, anche il carcere per chi imbratta i muri. Agli artigiani pero' non basta: visto che, bene che vada, il graffitaro se la cava con una multa, poi pagata dai
genitori, bisogna fare pulire chi sporca. Per questo nel protocollo Comune-artigiani-proprietari immobiliari (anche l'Acer), firmato questa mattina nella sala giunta di Palazzo D'Accursio, c'e' anche la disponibilita' al "tutoraggio" nei confronti di writers "da coinvolgere in specifici progetti di recupero urbano". Francesco Salemi, vicepresidente di Pronto artigiano, assicura: "Non siamo contenti perche' questo accordo ci da' lavoro, anzi vorremmo che questo fenomeno finisca al piu' presto, ma certo sara' difficile perche' delle multe se ne
fregano".
Dunque la strada vincente e' "punirli" facendoli lavorare insieme agli artigiani nella ripulitura. "Coloro che sporcano- afferma la presidente Cna, Loretta Ghelfi- possono essere coloro che vengono a pulire". La proposta di fare pulire i writers e' tra quelle attualmente allo studio dal Governo. Ma una forma piu'
soft e' gia' stata applicata anche sotto le Due Torri. "Questa estate quattro ragazzi sorpresi a sporcare i muri di una scuola alla Lunetta Gamberini hanno poi realizzato, col consenso del loro avvocato, al disegno per la ripulitura", racconta il presidente del quartiere Santo Stefano, Andrea Forlani.
Nel protocollo Comune-artigiani firmato questa mattina sono previste agevolazioni (dell'ordine del 30-40% secondo Pronto artigiano) per i privati che si fanno ripulire i muri: ad esempio non viene messo sul conto la chiamata da circa 25 euro. I prezzi su cui si e' trovata l'intesa con Cna e Confartigianato si aggirano attorno ai 250 euro per una superificie di 15 metri quadri. Le associazioni artigiane, pronte ad attivare un numero verde ad hoc, si impegnano anche a fornire un preventivo gratuito entro sette giorni lavorativi e a
praticare tariffe speciali per i residenti del Ghetto ebraico e di via Costa (le prime interessate dal piano anti-graffiti del Comune) che vorranno far pulire anche porte e saracinesche.
Dal canto loro le associazioni di proprietari immobilitari, Asppi, Uppi, Ape e Anaci, si impegnano a fornire assistenza legale a chi decide di ricorrere al tribunale per i danni subiti dai writers.
