CNA Benessere e Sanità


Il comparto ortopedico a confronto in CNA Emilia Romagna

Si è svolto, nella giornata di venerdì 11 settembre 2015, ospitato da CNA Emilia-Romagna a Bologna, il Forum nazionale delle Organizzazioni del comparto orto-protesico a cui hanno partecipato oltre cento imprenditori e professionisti provenienti da tutta Italia.

11-09-2015

L’incontro, organizzato da CNA Unione Benessere e Sanità regionale assieme a CIDOS Emilia-Romagna, associazione delle ortopedie regionali affiliata a CNA Emilia-Romagna, ha messo al centro la discussione della proposta ministeriale di rinnovo dei LEA che include la revisione del nomenclatore della protesica, risalente, nella versione vigente al 1999, e che, da tempo deve essere riveduto per adeguarlo alle mutate esigenze del mercato di riferimento.
Le Organizzazioni intervenute, si sono trovate d’accordo nel valutare come inadeguate diverse soluzioni ricomprese nella bozza di provvedimento, ritenendo che si tratti di una vera e propria minaccia alla sopravvivenza del comparto, stigmatizzando come inadeguate la nomenclazione dei dispositivi, le modalità previste di ricorso alle gare d’appalto e la carente individuazione degli atti professionali necessari per la realizzazione dei dispositivi ortopedici e per l’adattamento e personalizzazione degli ausili.
“Il Ministero della Salute, ha ideato un quadro, per le prestazioni orto-protesiche, che non raggiungerà gli obiettivi prefissati di risparmio e razionalizzazione e neppure di qualità dell’assistenza” ha detto Daniele Dondarini Responsabile CNA Benessere e Sanità dell’Emilia-Romagna “si reiterano soluzioni vecchie ed inadeguate che otterranno il solo risultato di penalizzare le imprese ed i professionisti del settore che, in Emilia-Romagna esprime livelli di qualità ed eccellenze riconosciute in tutto il mondo ma che le Istituzioni nazionali e locali sono totalmente incapaci di valorizzare a vantaggio degli utenti”.
Nel confronto sviluppatosi nel corso della giornata si è dibattuto, a lungo, anche il tema dell’accreditamento degli erogatori che, in altre regioni ha già visto le prime esperienze di atti per la costruzione di elenchi regionali di erogatori qualificati, ritenendo che questa, invece, possa essere una occasione che, se bene interpretata, possa contribuire in modo rilevante agli obiettivi di sistema per la qualità dell’assistenza.
“L’occasione dell’accreditamento degli erogatori di prestazioni orto-protesiche, deve essere colta appieno dalla Regione Emilia-Romagna, per contribuire alla crescita qualitativa del comparto e non come strumento per tagliare operatori e professionisti” ha sottolineato, nel proprio intervento, Carlo Landi – Presidente CIDOS Emilia-Romagna,  “l’accreditamento degli erogatori deve basarsi su requisiti professionali e di qualità della prestazione e non insistere su desueti requisiti formali che penalizzano lo sviluppo del comparto e riducono gli operatori per numero e qualità”
“Tutte  le prestazioni professionali su dispositivi ed ausili devono essere realizzate dai tecnici ortopedici operanti presso le strutture accreditate delle singole regioni” ha concluso Provvido Mazza – Presidente ANTOI ed imprenditore CNA bolognese, “e non affidate alla lotteria delle gare d’appalto”.
Il Forum si è concluso con l’impegno delle Organizzazioni intervenute a stilare una piattaforma comune con le modifiche condivise, da sottoporre a Ministero e Regioni.

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