19-05-2015
Martedì 19 maggio 2015
alle 11,30
(Sala Mascagni, area Sala Stampa, 1 piano galleria 4/5)
I servizi di pulizia costituiscono un mercato con interessanti prospettive e dinamiche evolutive, nel quale la piccola impresa con le proprie caratteristiche tipiche di specializzazione, qualità e personalizzazione del servizio e flessibilità, rappresenta tuttora il principale attore di questo settore. La crisi economica, apertasi in Italia tra il 2007 e il 2008, e tutt’ora in corso, e sta incidendo pesantemente proprio sulle imprese più piccole e le imprese del comparto pulizie non fanno eccezione, presentando le difficoltà che si registrano sulle omologhe micro imprese di altri comparti e settori.
Il seminario, rappresenterà un momento utile per discutere dell’attuale situazione del mercato e delle prospettive del settore, per individuare soluzioni che accrescano la capacità competitiva delle piccole e micro imprese di pulizia; CNA Servizi alla Comunità dell'Emilia-Romagna intende richiamare l’attenzione su alcune importanti tematiche come la legalità e trasparenza del mercato, il ruolo della formazione di imprenditori e dipendenti, la loro qualificazione ed eventuale certificazione delle competenze, e la necessità di originare migliori condizioni di accesso agli appalti pubblici, in previsione del recepimento della nuova Direttiva Appalti.
“Anche sui percorsi di aggregazione delle imprese” ricorda Daniele Dondarini, Responsabile di CNA Unione Servizi alla Comunità dell’Emilia-Romagna “abbiamo da tempo sviluppato momenti di confronto per supportare aggregazioni di rete tra piccole e micro imprese del settore ed auspichiamo che, in occasione del seminario di Verona, possa proseguire questo confronto che può creare sensibilità verso percorsi di aggregazione imprenditoriale.”
Livio Carbognani, Presidente CNA Unione Servizi alla Comunità dell’Emilia-Romagna, a sua volta, sottolinea l’urgenza con la quale si devono affrontare i nodi del mercato, affermando che “le proposte ci sono; per contrastare la crisi e rilanciare la competitività del settore ed il mercato per le microimprese, bisogna sviluppare le condizioni per renderle operative”.