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CNA: l'aumento IVA allontana l'Emilia Romagna dalla ripresa

Comunicato stampa del 3 ottobre 2013. Penalizzate famiglie e imprese. Sono i redditi bassi i più colpiti.  L’IVA dunque è aumentata. Ma quanto incide il passaggio dell’aliquota dal 21 a 22 per cento sul reddito disponibile delle famiglie dell’Emilia Romagna? E quali sono le fasce di reddito maggiormente colpite?

 

03-10-2013

Comunicato stampa


Bologna, 3 ottobre 2013. L’IVA dunque è aumentata. Ma quanto incide il passaggio dell’aliquota dal 21 a 22 per cento sul reddito disponibile delle famiglie dell’Emilia Romagna? E quali sono le fasce di reddito maggiormente colpite?

“Da una stima realizzata per noi dal Centro Studi Sintesi – spiega il Segretario regionale CNA Gabriele Morelli – risulta che a seguito dell’incremento dell’aliquota ordinaria dell’IVA l’incidenza di tale imposta sul reddito disponibile delle famiglie emiliano-romagnole passerà dal 19,7% al 20,3%, erodendo in media lo 0,6% del reddito.”

Il Segretario di CNA evidenzia peraltro anche una evidente diseguaglianza. “L’impatto, infatti sarà maggiore per le famiglie a basso reddito che in alcuni casi potranno perdere fino allo 0,95% del reddito disponibile; mentre per i nuclei famigliari più ricchi gli effetti saranno quasi irrisori (0,1%). Pertanto, l’aumento dell’IVA avrà effetti regressivi sulle famiglie, che a loro volta saranno costrette a diminuire ulteriormente i consumi, penalizzando soprattutto le piccole imprese che operano prevalentemente nel mercato interno. Tutto questo comporterà una ulteriore perdita di competitività della nostra regione e del suo sistema economico rendendo ancor più difficile la ripresa.”

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