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Mecworking days: il nostro diario da Hannover

Giorno 4 e 5 - Giovedì 4 e Venerdì 5 aprile, 2019 - Eccoci qui per raccontare le ultime due giornate di fiera. Perché raccontare due giornate insieme? Perché “nel fantastico mondo di Hannover” l’ultimo giorno dura 48 ore. 

05-04-2019

Il 4 aprile, penultimo giorno, si parte con il solito briefing: incontri istituzionali, incontri business e molte relazioni. Il clima è sereno perché sappiamo che domani sarà la fine e daremo tutti, ognuno a suo modo, il primo senso di questa magnifica avventura internazionale. Arriviamo così, con un filo di gas (noi che siamo emiliani lo possiamo dire) al 5 aprile, giorno del relax che diventa un po’ più teso quando cominciamo a occuparci con i pochi volontari rimasti, che ringrazio infinitamente, di come gestire il disallestimento.

Perché essere internazionali è anche questo: riuscire a stare fuori casa con una lingua e una cultura non tua, in mezzo a persone di tutto il mondo, ma riuscire anche a ritornare a casa con le casse e i pallet che hai spedito per ritrovare le proprie radici.

Per questi due giorni i ringraziamenti non si contano e sicuramente dimenticherò qualcuno, che non si offenderà perché ha vissuto l’intensità di questi giorni e sa che può capitare.

Parto con Isabella Pigangnoli Hoffman, della camera di commercio italo tedesca, per gli incontri con i Land testeschi e  i Cluster internazionali per l’innovazione sull’industria leggera, l’e-mobility, l’innovazione meccatronica, l’industri 4.0.

Continuo Maria Crsitina Gherpelli e  con Carlo Pignattari , rispettivamente presidente e cluster manager, del  Clust-erMec che, oltre a offrire un magnifico party a tutto il padiglione,  hanno sviluppato  e consolidato in questi giorni ottime relazioni  per l’innovazione  e l’internazionalizzazione del nostro territorio.

Seguono:Pier Luigi Casadei della azienda reggiana Mabo, per avere voluto condividere con noi un brindisi di augurio 50 anni aziendali. Congratulazioni, un ottimo traguardo!

Annalisa Corghi, imprenditrice della meccanica e leader della rete Precisionet che ha creduto nel nostro progetto e lo ha sostenuto con convinzione e grande passione.

Katia Franceshini della Cabol di Modena,  Riccardo Avolio e  e Anna Lishchuk di  Dierre Robotics  di Reggio Emilia  per avere  contribuito a vedere la fiera dal loro punto di vista, facendoci osservare i punti le prospettive e i cambiamenti che possono farci crescere.   

All’Assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna Palma Costi e al Dirigente del servizio attrattività e internazionalizzazione Ruben Sacerdoti, che so che ci hanno seguito a distanza, ma che abbiamo sentito molto vicini.  

A tutti gli altri e le altre, che avrò occasione di citare più precisamente quando avremo il tempo di condividere i volti e le espressioni, le esperienze. e le riflessioni, nella storia e nei ricordi che andremo a costruire i prossimi mesi.

Per CNA Emilia Romagna, il 4 e il 5, sono stati i giorni più belli, perché passando tra i tavoli, gli imprenditori tra un incontro e un altro, un vista tra un padiglione e l’altro si parlano, si mostrano i disegni, si raccontano, si passano informazioni su quello che stanno facendo lì, su quello che faranno, e su quello che fremo o non faremo l’anno prossimo. Molti spariscono, in caccia degli ultimi incontri e promozioni, proposte e presentazioni ma tornano sempre.

Nei tre giorni precedenti ho abituato i miei compagni di viaggio a suggerirmi una parola chiave per ogni giornata. Perché non nascondiamocelo, in una collettiva con quasi 50 persone in 200 metri quadri la convivenza ogni tanto può risultare un po’ stretta e chi coordina ha l’onere e l’onore di doversi preoccupare di tutti.

Il 4 aprile, penultimo giorno, non l’ho fatto perché non ne sentivo il bisogno. Mi sembrava che tutto fluisse, in quell’ ideale spazio di piazza mondiale, che fin dall’inizio avevo voluto creare stimolata dai miei imprenditori e dalle mie imprenditrici pioniere. Ecco si, vedevo quell’idea di sistema e di territorio che tanto rende forte la nostra Regione e questo mi ha dato una grande speranza per il futuro e di quello che siamo o potremo essere.

Ed è stato fantastico oggi sentirmi chiedere:

"Stefi - io sono per tutti “la Stefi della CNA” – ma oggi la parola chiave non l’hai chiesta… ti sei scordata eh?"

Chi mi conosce sa che sui dettagli ho una memoria di ferro e che è difficile che dimentichi le cose a cui tengo e a cui ho tenuto.  Allora perché non l’ho chiesta?

Perché mi piacerebbe che dall’insieme delle parole traessimo il senso del libro che possiamo scrivere insieme stato, regioni, associazioni, territorio. Quello che racconta al mondo le grandi la specializzazione e qualità produttiva delle nostre piccole e medie imprese familiari capaci di cooperare, competere allo stesso tempo, nel continuo dimostrare di essere all’altezza delle sfide più grandi del mercato globale.

Da Hannover 2019 è tutto.

Ci vediamo per l’inaugurazione del libro Hannover 2020.

Passo e chiudo, but… stay tuned!

Stefania Gamberini

Dipartimento Politiche del Mercato
CNA Emilia Romagna

#MecworkinginHannover2019 #LastDays #StayTuned

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http://mecworking.cnaemiliaromagna.it/

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