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CNA Emilia Romagna incontra i candidati

Incontri con i candidati alla Presidenza della Regione Emilia Romagna: il 24 marzo alle ore 16,30 con l'On. Bernini, il 15 marzo 2010 alle ore 14,30 incontro con On. Galletti, alle ore 15,30 con Vasco Errani; per sottoporre loro proposte e priorità per la prossima legislatura.  Comunicato Stampa - Bologna 16 marzo 2010 - Micro e piccola impresa al centro dell’azione pubblica, rilanciare le PMI per rilanciare l’Emilia Romagna.

16-03-2010


I piccoli imprenditori sono pronti a ripartire. Ma perché ciò sia possibile, occorre che le istituzioni, mettano la micro, piccola e media impresa al centro dell’azione pubblica. Uscire dalla crisi e riprendere la strada dello sviluppo. E’ questa la sfida che l’Emilia Romagna ha di fronte. Una sfida alta per amministrazioni locali, territori e sistema di imprese. “La crisi ha colpito duramente – ha spiegato il Presidente di CNA Emilia Romagna, Paolo Govoni nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi a Bologna in vista delle prossime elezioni amministrative - molte imprese si trovano ancora in grosse difficoltà. L’Emilia Romagna tra il 2007 ed il 2009, registra infatti una contrazione delle imprese attive del –0, 40% (percentuale all’interno della quale stanno sia una amplificazione dovuta alla crisi del rallentamento demografico in atto da almeno due anni  sia l’accelerazione di processi di trasformazione giuridica con la crescita di società di capitali);  dato che ci dice come non ci sia stato in Emilia Romagna, che pure è uno dei territori più penalizzati dalla crisi insieme a tutta l’area del Nord Est, il crollo verticale che si temeva, soprattutto alla luce della grave situazione del comparto produttivo, metalmeccanica in testa.  Siamo di fronte ad uno dei periodi più difficili per la nostra economia, ancora denso di preoccupazioni su una ripresa che fatica a delinearsi in maniera nitida; ma non ci si può solo piangere addosso. Piccole imprese stremate, ma non rassegnate, che stanno “tenendo”, vedono arrivare alcune commesse e, seppur timidamente, iniziano a voler recuperare terreno, riprendendo ad investire. Certo hanno influito una serie di fattori, primo fra tutti il capitale umano e le capacità manageriali dei nostri imprenditori, come la presenza di reti che ha consentito di mantenere una certa competitività”. Un contributo importante è venuto anche dalle misure anti crisi assunte dalla Regione sugli ammortizzatori sociali in deroga, sui bandi per innovazione e internazionalizzazione e per il credito in conto interesse; come dal sistema dei Confidi che è riuscito a garantire alle imprese di accedere  al credito in un momento di forte stretta da parte delle banche. UNIFIDI, il Consorzio fidi costituito dalle Confederazioni dell’artigianato e piccola impresa ha aumentato di oltre il 30% i finanziamenti garantiti. Questo anche grazie a 23 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione per co-garantire i finanziamenti bancari (ai quali hanno potuto accedere otre 12.000 imprese), sia quelli per liquidità che quelli per ristrutturazione di crediti, che per investimenti. Proprio sul fronte investimenti, l’osservatorio CNA oltrechè i dati Unifidi, evidenzia come si stia manifestando una certa ripresa, sia per gli immobili che per macchinari e innovazione organizzativa ed energetica.
Non siamo più in caduta libera, dunque, ma la crisi non è finita; e soprattutto non sono venute meno le preoccupazioni sui tempi e l’entità della ripresa. “Proprio per questo non si può assolutamente arretrare sulla difensiva – ha sottolineato il Segretario regionale CNA, Gabriele Morelli - ma al contrario, occorre spingere sugli investimenti, costruendo reti per l’innovazione e l’internazionalizzazione. E’ quanto stanno cercando di fare le nostre imprese (73. 250 quelle associate in regione), che non solo stanno resistendo da mesi, ma reagiscono e iniziano a pensare al dopo crisi.
In questo quadro, la rapida introduzione di riforme, a partire dal federalismo fiscale, diventa elemento discriminante per la competitività di territori come l’Emilia Romagna. La Regione ha proceduto all’emanazione di una legge di riordino istituzionale apprezzabile per l’impegno, ma modesta per il risultato. “Bisogna avere il coraggio – ha proseguito Morelli - di avviare la discussione ed il confronto a tutto campo, facendo dell’Emilia Romagna un vero e proprio “laboratorio del cambiamento per la riforma dello Stato”. E’ indispensabile uno sforzo straordinario per accelerare il processo di trasformazione ed innovazione del sistema economico e sociale, per adeguarlo allo scenario del dopo crisi. E qui il problema travalica i confini regionali. “Per imboccare la ripresa – ha precisato il Segretario CNA - è necessario attuare quelle riforme strutturali del Paese indispensabili per ridurre la pressione fiscale e migliorare l’ambiente competitivo delle micro e piccole imprese, a partire dalla riforma del welfare e degli ammortizzatori sociali; dalla riduzione dei costi di funzionamento della P.A. attraverso una riarticolazione istituzionale improntata a non ripetitività dei livelli e delle funzioni. In questa logica devono muoversi tutti gli attori del sistema regionale. Prima fra tutti la politica che deve mettere le micro e piccole imprese al centro della propria strategia e delle proprie scelte economiche”.
La consultazione elettorale per il rinnovo dell’Assemblea Legislativa Regionale, viene perciò colta da CNA come un’occasione importante per sottoporre ai candidati che sta incontrando in questi giorni, una vera e propria “Piattaforma Programmatica dell’Artigianato, delle Micro, Piccole e Medie Imprese e del Lavoro Autonomo e Professionale”, sulla quale misurare l’impegno programmatico del Presidente che risulterà eletto. Negli incontri avuti ieri con i candidati alla Presidenza, Gian Luca Galletti e Vasco Errani (la prossima settimana sarà la volta dell’on. Bernini), sono state presentate le priorità su cui CNA ritiene si debba puntare nella prossima legislatura: dalla promozione dell’imprenditorialità in tutte le sue forme di impresa e di lavoro autonomo e professionale all’innovazione e internazionalizzazione; dal sostegno agli investimenti allo sviluppo di nuove relazioni col mercato, favorendo la costituzione di reti. E ancora: liberalizzazione dei servizi pubblici locali, salvaguardia della concorrenzialità del sistema produttivo e di servizio della regione negli appalti pubblici e introduzione di quote riservate e finalizzate alle piccole imprese attive sul territorio regionale; infine: aumento degli investimenti in istruzione, formazione, ricerca e riduzione del gap nelle grandi infrastrutture di rete, materiali ed immateriali e del deficit energetico.
L’Emilia Romagna giunge all’appuntamento elettorale con un consolidato di politiche per le imprese e strutturali di ottimo livello. Un consolidato che si è ulteriormente rafforzato con le recenti scelte del bilancio 2010 e con l’approvazione del nuovo Piano Territoriale Regionale.  Inoltre, nel consuntivo di legislatura va sottolineata anche l’approvazione della nuova Legge Regionale per l’Artigianato, un vero e proprio Testo Unico.
“Risultati importanti senza dubbio – ha concluso Morelli - Ma l’attuale situazione  impone un ulteriore scatto in avanti, con la messa in campo di azioni e politiche in grado di guidare l’Emilia Romagna ed il suo sistema economico sulla strada di un nuovo sviluppo”.

Cordiali saluti

La responsabile comunicazione
Cristina Di Gleria
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