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NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE, OCCORRONO AZIONI IMMEDIATE

La Direzione regionale CNA chiede al Governo di dar seguito rapidamente ad interventi che consentano alle imprese di far fronte alle ripercussioni della crisi finanziaria. Comunicato stampa del 13 novembre 2008 e Documento della Direzione Regionale CNA dell' 11 novembre 2008.
 

12-11-2008

 

Comunicato Stampa

Bologna 13 novembre 2008.  La liquidità delle imprese è a rischio, non solo per effetto del peggioramento delle condizioni in essere con le banche (rientri forzati, revoche, ritardi e incagli nell’erogazione di finanziamenti, sofferenze ed escussioni delle garanzie) ma anche in conseguenza dei ritardi riscontrati nei pagamenti da parte di fornitori e/o committenti. La crisi finanziaria si è abbattuta su una situazione già di sofferenza, creando tra gli imprenditori forti apprensioni per la tenuta del sistema produttivo, dato che sono proprio le micro e piccole imprese ad essere più esposte e vulnerabili nel rapporto con il mercato creditizio.
Se non si vuole mettere in ginocchio il sistema produttivo di questa regione, costituito per il 94% da micro, piccole e medie imprese, occorre che il Governo non si limiti a dichiarare che prenderà provvedimenti a sostegno delle imprese, ma li attui immediatamente. E’ questo l’allarme lanciato dalla Direzione regionale della CNA riunitasi sulle misure da adottare per far fronte alla crisi in atto. “In gioco – si legge nel documento approvato -  c’è non solo il sostegno agli investimenti, ma la stessa sopravvivenza di migliaia di piccole aziende, incalzate dai pagamenti da effettuare ma in difficoltà crescenti per i crediti non riscossi. “Per questo – sottolinea il documento della Direzione CNA – mentre apprezziamo la tempestività con cui la Regione ha attivato il tavolo regionale sul credito e le proposte messe in campo per affrontare questa difficile congiuntura: dal sostegno per i pagamenti di fine anno e delle tredicesime all’intervento per i pagamenti collegati alle aziende in crisi, all’intenzione di monitorare il comportamento delle banche e di rafforzare il ruolo dei Confidi  in Emilia Romagna, non possiamo non rilevare il ritardo con il quale si sta muovendo il Governo. Ritardo aggravato dallo scarso, se non inesistente raccordo con le Regioni per coordinare gli interventi ed evitare inutili e costose sovrapposizioni”.
Dal Governo, secondo CNA, era lecito aspettarsi almeno due decisi interventi sul fronte del sostegno alla domanda di consumi, potendo allo scopo utilizzare le maggiori elasticità dei parametri di Maastricht: una significativa defiscalizzazione dei redditi medio-bassi sia di lavoro che di impresa, una accelerazione della realizzazione del Piano Infrastrutturale del Paese e l’anticipazione generalizzata dei finanziamenti alle migliaia di opere pubbliche già decise ed inserite nei bilanci delle varie Amministrazioni Pubbliche. I provvedimenti avrebbero un’ influenza positiva e determinante per rimettere in moto i consumi interni e ridare fiato al settore delle costruzioni, già duramente provato sul segmento immobiliare/abitativo, colpito dall’alto livello dei costi finanziari sui mutui che comprime notevolmente il mercato.
Il “barometro della crisi” – rilevazione quindicinale della CNA sull’andamento del credito – rileva come sia in rapida crescita, una restrizione degli affidamenti di cassa, un rallentamento dei tempi di risposta alle domande di rinnovo fidi. Per la CNA è dunque prioritario in questa fase che si attuino interventi di politica economica in grado di garantire ed assicurare, innanzitutto, un accesso al credito a costi contenuti.“In questo senso – spiega il Presidente di CNA Emilia Romagna, Quinto Galassi - va la nostra proposta di prevedere un forte stanziamento di fondi a sostegno dei Consorzi fidi, proposta ancora ferma in attesa di  definire l’entità dell’importo (si parla di circa 650 milioni di euro) e che rischia di assumere soluzioni tecniche come la “riassicurazione” che di fatto, al pari delle misure che si stanno studiando per il salvataggio delle banche, interverrebbe solamente verso i Confidi in difficoltà, non intervenendo, quindi, a favore delle imprese in difficoltà. La Direzione CNA chiede pertanto che il Fondo nazionale si attivi come co-garanzia per le imprese artigiane”.
Le altre priorità sono: la riduzione dei tempi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione mediante la compensazione tra debiti e crediti vantati dalle imprese nei confronti della stessa; il versamento dell’Iva al momento dell’effettivo pagamento  della fattura da parte del debitore; la revisione delle tariffe dei premi assicurativi Inail; misure di tutela delle imprese soggette agli studi di settore. Sul fronte del sostegno degli investimenti la CNA sollecita un intervento fiscale che consenta la deducibilità integrale degli interessi passivi, relativi a finanziamenti diretti all’acquisizione di beni strumentali.
Sul territorio, infine, le Associazioni della CNA sono impegnate nel confronto con le Amministrazioni Provinciali e le Camere di Commercio, per ottenere un impegno a stanziare risorse aggiuntive a sostegno dell’emergenza creditizia a livello locale, favorendo la costituzione di fondi da assegnare in gestione ai Confidi.

Cordiali saluti

La responsabile comunicazione
Cristina Di Gleria
(tel. 051 6099413; cell. 348 3619990)

Alcune tabelle congiunturali 1° semestre 2008 nel Comunicato stampa visile e scaricabile insieme al Documento della Direzione Regionale CNA, in alto sulla destra alla Sezione "Per approfondire"

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