25-07-2007
Si è finalmente conclusa positivamente la lunga trattativa che ha visto impegnate le Associazioni dell’autotrasporto e i rappresentanti dell’industria di trasformazione delle barbabietole, in un lungo confronto.
L’esito finale soddisfa le imprese che, con l’intesa raggiunta, possono contare su uno strumento concreto che ricalca nell’impianto e nei contenuti, il vecchio accordo di settore, soprattutto per quanto riguarda ciò che più interessa alle imprese di autotrasporto: le tariffe dei servizi, inserite quale parte integrante dell’accordo sottoscritto.
Ma la conclusione della trattativa è positiva anche per la stessa committenza che, dimostrandosi sensibile alle richieste dei vettori, ha ottenuto importanti elementi di certezza per i servizi di trasporto. Continuità e affidabilità dei vettori vengono messi a disposizione di una filiera che da anni sta attraversando momenti critici e, proprio in ragione di ciò, doveva poter contare sull’esperienza delle imprese di autotrasporto e su un reciproco rapporto di rispetto e fiducia, dando contestualmente un notevole contributo al mantenimento di un alto standard di sicurezza nel servizio di trasporto stesso. In Emilia Romagna sono oggi quasi 400 le imprese che trasportano bietole per i tre zuccherifici rimasti, vale a dire quelli di Minerbio in provincia di Bologna, quello di Pontelagoscuro in provincia di Ferrara e quello di S. Quirico in provincia di Parma.
Tre i contenuti qualificanti dell’accordo:
- il primo, aver concordato e inserito nel testo le tariffe dei servizi di trasporto per la prossima campagna bieticola, tariffe differenziate per singolo stabilimento e realtà territoriale;
- il secondo, aver inserito un primo elemento di governo del fenomeno della sub-vezione, attraverso un meccanismo legato ai mezzi direttamente impegnati dal primo vettore nei servizi previsti dall’accordo stesso;
- il terzo, aver inserito, così come nel precedente accordo, la clausola di salvaguardia che costituisce un paracadute per i vettori, in previsione di forti impennate dei principali costi aziendali a partire dal prezzo dei prodotti petroliferi.
“Si tratta – ha precisato Gianni Montali segretario regionale della CNA-FITA dell’Emilia Romagna – di elementi assolutamente innovativi rispetto a quanto strettamente previsto dalla legge di riforma dell’autotrasporto, che vanno proprio nella direzione di garantire tariffe certe e meccanismi altrettanto sicuri per il recupero dei costi aziendali”.