Progetti


DA CNA, ECIPAR E ALMA MATER, UN PASS PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

Un progetto e due borse di studio consolidano la collaborazione tra imprese e Università per dare alle imprese della regione conoscenze e strumenti che ne favoriscano la vocazione all'export

26-07-2005

L' internazionalizzazione può rappresentare una risposta alla crisi economica? A parere di CNA ed Università basta avere il giusto approccio, le necessarie conoscenze, gli strumenti idonei. Negli ultimi due anni ècresciuta in Emilia Romagna, la voglia di piccole e medie imprese di esplorare nuovi mercati ed è cresciuto il numero delle imprese esportatrici oltreché dei prodotti esportati. Nel primo trimestre di quest'anno l'incremento tendenziale dell'export dell'Emilia Romagna, è superiore alla media del nord est, col 15,9% contro l'11%. L'incremento ha riguardato pressoché tutte le province della regione, ma le performance migliori si registrano a Reggio Emilia (soprattutto per gli exploit della meccanica high tech) che ha fatto registrare il + 13%. Un andamento soddisfacente dunque quello delle esportazioni, specie se rapportato a quello di altri indicatori economici in questa  difficile fase congiunturale.  Tuttavia la vocazione  internazionale interessa ancora una platea  limitata di imprese della regione. Oggi, è realmente internazionalizzato con l'apertura di sedi all'estero (società possedute o controllate) il 30% delle imprese emiliane romagnole con più di 50 addetti; al di sotto di questa percentuale, le imprese di dimensioni piccole e medie, quelle cioè che vanno da 1 a 10 addetti e da 10 a 49.
Quali i motivi di potenzialità internazionali non del tutto espresse? Molto spesso le pmi hanno idee e progetti sul che fare per rispondere alla concorrenza e penetrare nuovi mercati, ma sono prive delle necessarie competenze e della strumentazione più idonea sul come fare per fare bene: dalla ricerca dei mercati a quella dei clienti, dalla definizione di un piano di riorganizzazione aziendale e di investimenti alla ottimizzazione delle risorse.
Ecco che diventa strategico è come sottolinea il presesidente regionale della CNA, Quinto Galassi - favorire e accompagnare le imprese nel processo di avvicinamento ai nuovi mercati, fornendo loro un vero e proprio passpartout per entrare pienamente in sintonia con la globalizzazione. Con l'obiettivo di dare nuove gambe ad un'imprenditoria un po' in affanno, è nato PASS PMI - Piani di azione per lo sviluppo strategico delle piccole e medie imprese nei mercati internazionali, un Progetto di CNA ed ECIPAR Emilia Romagna, in collaborazione con l'Università di Bologna, che si avvale del finanziamento della Regione Emilia-Romagna, assessorato alla formazione professionale e lavoro attraverso il Fondo Sociale Europeo, presentato questa mattina a Bologna nel corso di una conferenza stampa.
PASS PMI - ha spiegato Galassi - si propone di rispondere alla domanda delle piccole e medie imprese di questa regione, che vogliono avviare la strada di uno  sviluppo commerciale e produttivo nei mercati esteri, e che intendono sperimentare percorsi di internazionalizzazione attraverso la pianificazione strategica ed operativa di progetti personalizzati, per dare attuazione alla propria vocazione internazionale. In particolare, il progetto ECIPAR-CNA intende implementare buone prassi operative, testate in campo nazionale ed internazionale, grazie allo scambio di buone prassi tra le imprese emiliane romagnole e quelle irlandesi e catalane (tra i partner del Progetto vi sono infatti anche Enterprise Ireland e COPCA - Generalitat de Catalunya selezionati sulla base dell'esperienza maturata  nel campo di servizi di supporto alla pmi che si avviano alla internazionalizzazione) per l'attuazione di piani di internazionalizzazione con l'assistenza di consulenti specializzati, veri e propri temporary export manager che coordineranno l'intero processo di riorganizzazione aziendale, individuati tra i partecipanti al MIEX, il Master in International Executives attivato dalla Facoltà di Economia, sede di Forlì dell'Università di Bologna.
Il MIEX è stato individuato come il programma formativo più in linea con il Progetto PASS PMI e come uno dei più adatti a preparare figure di manager specializzati nell'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
A supporto dell'intero progetto, la CNA, con il concorso dell'Università di Bologna, ha istituito anche due Borse di studio dell'importo di 6.500 euro ciascuna, delle quali beneficeranno due studenti del MIEX per operare all'attuazione del piano di internazionalizzazione delle imprese selezionate da ECIPAR e CNA.
Una delle idee più interessanti alla base di PASS PMI - ha precisato il professor Alessandro Baroncelli, direttore del MIEXè proprio il ricorso a -shared temporary manager che siano in grado di offrire un servizio di supporto personalizzato alle piccole e medie imprese nel percorso di sviluppo ed attuazione del piano di internazionalizzazione individuato durante la fase di diagnosi aziendale, analisi strategica e monitoraggio di buone prassi di internazionalizzazione.
Il Progetto PASS PMI si articola in quattro fasi ed ha una durata complessiva di 15 mesi. Partirà, infatti, a settembre 2005 (per concludersi a dicembre 2006) con la presentazione ad un target di imprese potenzialmente interessate, individuate attraverso la rete CNA, ma non solo. Tra queste, nel periodo settembre - dicembre 2005, verranno selezionate 50 imprese che parteciperanno alla prima fase del progetto, quella della diagnosi aziendale  che si propone di valutare caratteristiche  e motivazioni delle imprese; verificarne il possesso dei prerequisiti e la congruenza tra bisogni ed interessi. Conclusa la fase di diagnosi, a ciascuna delle 50 imprese verrà consegnato un report  nel quale, sulla base dell'analisi strategica effettuata e del mercato e delle aziende, saranno indicati i punti di forza e di debolezza riscontrati rispetto all'obiettivo dato, vale a dire la ricerca di spazi  sui mercati esteri.
Sulla base dei risultati emersi nel corso della fase diagnosi, saranno selezionate 10 imprese che verranno coinvolte da gennaio a marzo 2006, nella fase due, relativa alla individuazione degli obiettivi del piano di azione. In questa fase, con ciascuna delle  imprese coinvolte  si provvederà all'elaborazione del piano di internazionalizzazione; le imprese saranno affiancate nel loro percorso da un supporto consulenziale che le guiderà nella elaborazione di un piano di sviluppo, penetrazione sui mercati,  individuazione di nuovi segmenti, diversificazione commerciale e, quindi, realizzato il piano marketing sul mercato prescelto. Al termine  della fase due un'ultima selezione, individuerà le 6 migliori  aziende  che parteciperanno alla terza fase relativa alla definizione del Piano di azione internazionale, che si svolgerà da aprile a luglio 2006 ed alla quarta fase relativa alla implementazione del Piano internazionale che si attuerà da settembre a dicembre 2006.
La sperimentazione nelle aziende selezionate avrà anche il compito di fungere da 'mappatura' delle prassi utilizzate, che potranno così essere catalogate e sistematizzate in banca dati per essere trasferite, in seguito, ad altre imprese. Infine, sulla base di una reale individuazione dei mercati su cui ciascuna impresa intende operare (ricerca dei mercati, ricerca dei clienti, individuazione dei concorrenti sui mercati prescelti, ottimizzazione di risorse e investimenti, etc.) e l'attestazione della validità del progetto, con l'affiancamento dei temporary export manager, si procederà all'attuazione operativa del piano di internazionalizzazione.